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Chris Ferguson in esclusiva rivela ad Assopoker: “Field molto preparato, questo successo vale doppio!”

Dal nostro inviato a Rozvadov  – Se lo chiamano così ci sarà pure un motivo. Chris ‘Jesus’ Ferguson, così come compare nella grafica ufficiale WSOPE, ha compiuto un “miracolo” pokeristico trasformando una deep run all’evento #7 PLO H/L da 1.650€ nel suo sesto braccialetto in carriera

Ok, il soprannome è sicuramente dovuto alla sua somiglianza con qualcuno vissuto circa 2000 anni orsono (anche se quella con Dave Growl, leader dei Foo Fighters non è sicuramente da meno), ma se uno con il suo passato riesce ad affermarsi a questi livelli 14 anni dopo il suo ultimo successo nel circuito WSOP qualcosa vorrà pur significare.

E’ partito con un vantaggio in chip di 5 a 1 ha portato a termine l’impresa incassando 39.280€, una bazzecola in confronto ai quasi 9 milioni di dollari vinti dal lontano 1993 a oggi:

“E’ passato – rivela Chris Ferguson – un sacco di tempo dall’ultimo braccialetto e nonostante ci sia andato vicino diverse volte non ero mai riuscito a raggiungerlo per davvero. Non è un caso infatti che stamattina l’unica cosa a cui pensavo non era il braccialetto, ma solamente giocare il mio miglior poker a prescindere dal risultato. In tanti pensavano che uno come me fosse pronto a vincerne un altro ma non era affatto così: semplicemente è successo e ora sono molto contento”.

Una gioia che non ha nemmeno il tempo di sfogare, dato che dopo una stretta di mano col runner up Stanislav Wright schizza di corsa alla cassa per registrarsi all’ultimo minuto all’high roller da 25.000€:

“Penso che sia una ottima scelta iscrivermi, seppur all’ultimo, in vista del POY. La mia corsa è stata vana perché mancavano quattro mani alla fine ma avrò la possibilità di registrarmi domani e non perderò l’occasione!”.

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È un’esclusiva Assopoker!

Nel suo volto traspare una grande serenità: il Player of The Year WSOP è ormai in tasca anche se la soddisfazione maggiore deriva dall’aver riscoperto una competitività che pareva esser soltanto un lontano ricordo:

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“Quando fai una pausa da qualcosa e ti rimetti in gioco vedi tutto da una nuova prospettiva. Penso ci siano tanti giocatori molto preparati e in generale il livello si sta alzando, ma d’altronde non mi è mai dispiaciuto misurarmi contro i migliori anzi, ho dimostrato più volte di saperci fare contro di loro”.

Precisazione della redazione di Assopoker su intervista a Chris Ferguson

Chris Ferguson è uno dei personaggi più discussi e meno amati (per usare un eufemismo) nel mondo del poker per le note vicende di Full Tilt. Anche se oggi abbiamo pubblicato la sua intervista (in un giorno particolare), non è nelle intenzioni della redazione di Assopoker dimenticarsi di una delle pagine più nere della storia del poker online scritta (in parte) anche dall’ex proprietario e fondatore di Tiltware (precedente holding che controllava FTP) . E non lo faremo neanche il giorno del suo sesto braccialetto. Ricordare il Black Friday e la sciagurata gestione finanziaria di Full Tilt che ha beffato migliaia di players di tutto il mondo (quando agli azionisti venivano distribuiti dividendi) rimarrà tra le nostre priorità visto che il crack della red room ha generato dolore e rabbia per molti giocatori italiani che hanno perso il loro bankroll per intero e non l’hanno mai recuperato per via di una burocrazia del tutto illogica.

Chi ci segue dal 2011 sa benissimo che Assopoker ha sempre prestato la massima attenzione al Black Friday e Full Tilt. Il dovere di cronaca però ci impone oggi di parlare del Ferguson giocatore e del suo sesto trionfo alle World Series, d’altronde stiamo parlando di una persona che non può lasciare, in ogni caso, indifferenti e che ha fatto e farà sempre rumore. Il nostro inviato a Rozvadov lo ha raggiunto in mix zone e lo ha intervistato in merito al torneo appena vinto come imponeva il copione delle WSOPE. 

La redazione

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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