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Così Joe McKeehen ha dominato la bolla del final table al Main Event

È il super favorito per la vittoria del Main Event 2015 e non solo perché ha eliminato Daniel Negreanu e si presenterà al final table dell'8 novembre con uno stack corrispondente al 33% delle chips in gioco: ciò che rende Joe McKeehen l'uomo da battere è soprattutto il suo stile di gioco super aggressivo e finora estremamente vincente.

Dopo aver vinto un piatto fondamentale da sfavorito nel Day 6 contro il futuro November Nine Josh Beckley, McKeheen ha costruito il monster stack a suon di rilanci e continuation bet. Nelle fasi finali del Day 7 è arrivato ad avere una percentuale di apertura del gioco pari quasi al 100% e proprio in questo contesto è stato anche protagonista di una mano da vero bullo, con la quale ha costretto proprio Beckley a foldare la sua ottima mano.

Siamo 11 left e tutto ha inizio con Beckley che rilancia preflop con a q fino a 675.000 e McKeehen che sceglie di 3-bettare a 1.85 milioni con un misero 7 6 . Il suo avversario fa call e si giunge quindi sul flop q k k con 4.250.000 in mezzo. McKeehen è all'1% ma punta 1.150.000. Joshua ci pensa per qualche secondo e poi chiama.

mckeehen

Il turn è un 4 e le possibilità di vittoria del chipleader sono pari a zero: è drawing dead. Questo non lo placa dal piazzare la seconda puntata, questa volta da 2.7 milioni su pot da 6.55 milioni. Beckley appare quasi disperato e alla fine getta nel muck la sua mano, perdendo complessivamente il 27% del suo stack.

Poco dopo, McKeehen apre il gioco con la solita trash hand, 5 4 , e riceve il call proprio di Beckley, ancora una volta con a q . Il flop è nuovamente molto favorevole a quest'ultimo, visto che su 8 6 q pesca la top pair con top kicker. McKeehen punta 650.000 e c'è il call. Il turn è un 3 e questa volta c'è il doppio check. Il river è un magico 7 con la quale Joe chiude scala. Questa volta è Beckley a uscire in puntata per 1.150.000 e a dover poi foldare di fronte al push per 4.750.000 effettivi di McKeehen.

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Ciò che sembra lasciar la strada completamente libera al chipleader è il fatto che nessuno appare in grado di contrastarlo con la sua stessa arma: l'aggressività. Complice l'enorme tensione dovuta ai salti nel payout e alla bolla del final table, nessuno a parte Daniel Negreanu (che sicuramente non pativa il discorso monetario come gli altri) rilancia mai McKeehen ma anzi, sembra che tutti preferiscano flattare con questi short stack per poi foldare postflop, facendo esattamente il suo gioco.

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Anche Negreanu vittima di McKeehen

Lo stesso Negreanu cade in questa trappola nel momento peggiore, quando decide di difendere il big blind con a 4 sull'apertura dal bottone di McKeehen con j 3 invece di pushare come aveva fatto poco prima con K-10 (l'americano aveva 8-2...). Con l'all-in il canadese si sarebbe assicurato un piatto notevole visto lo stack ridotto e avrebbe rischiato molto meno considerando l'apertura del 100% del suo avversario da bottone. A livello di range, pushare con A-4 non è mai sbagliato viste le premesse e il contesto.

Daniel sceglie invece di giocarla tricky e di flattare. Sul flop 10 k a fa prima check e poi pusha sulla continuation bet di McKeehen. Come ben sappiamo, l'americano chiama e la q al river porta all'eliminazione di Kid Poker in 11° posizione. Successivamente il chipleader è coinvolto in quasi tutte le mani del final table unofficial, finché non manda a casa Turyansky e pone fine al Day 7.

Riusciranno gli altri otto November Nine a contrastare il dominio di Joe McKeehen? Lo scopriremo tra due giorni, nel frattempo ecco il video in alta definizione dell'ultima puntata ESPN sul Main Event WSOP 2015. Il primo scontro con Beckley di cui vi abbiamo parlato incomincia al minuto 8:12, il secondo a 18:10 e quello contro Negreanu a 22:44.

[youtube] https://www.youtube.com/watch?v=J7D92f9iIJc [/youtube]

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