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Dan Bilzerian: “Sono ricco solo grazie al poker, tutto iniziò nel 2005 al Bellagio”

Dan Bilzerian ha partecipato al podcast di Joe Rogan, parlando a ruota libera per tre ore della sua vita da baller e della sua carriera nel poker. Il milionario statunitense continua a dire di essere diventato ricco giocando a carte, e questa volta scende nei dettagli della sua storia.

 

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Di Dan Bilzerian si sanno molte cose, ma c’è un aspetto della sua vita che da sempre è poco chiaro, e per questo motivo risulta anche quello che suscita maggiore interesse. Parliamo ovviamente del modo in cui è diventato milionario, di come sia riuscito ad accumulare una fortuna tale da potersi permettere jet privati, yatch, ville, automobili di lusso e, più in generale, una vita da assoluto baller.

La verità è stata raccontata, tra gli altri, da Vice.com, che ha scavato nella vita del playboy statunitense scoprendo la mega truffa organizzata dal padre negli anni novanta e l’intricato metodo utilizzato per far arrivare il denaro sporco ai due figli. Come avevamo riportato, Vice spiega che Dan Bilzerian “dispone di una rete bizantina di società, aziende ed altri strumenti commerciali per proteggere gli asset del padre criminale, il colletto bianco Paul Bilzerian. La star di Instagram ne ha beneficiato attraverso dei trust disposti a suo favore da suo babbo negli anni 90, quando Bilzerian senior doveva decine di milioni di dollari al governo federale”.

Sembra dunque chiaro che Dan sia a tutti gli effetti un figlio di papà che nella vita ha avuto tutto grazie allo sconfinato supporto finanziario di cui godeva la famiglia (i genitori vivono a Saint Kitts e Nevis e non ritornano negli Stati Uniti da anni per evitare l’arresto). Ciononostante, nel corso degli anni Dan ha proiettato su di sé l’immagine molto americana del self-made man, ovvero di colui che partendo dal basso è riuscito ad arrivare in cima al mondo. E come avrebbe fatto a guadagnare decine di milioni di dollari senza lasciare tracce e prove evidenti dei suoi guadagni? Ovviamente giocando a poker.

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Nessuno ha mai creduto realmente che il suo patrimonio sia frutto delle vincite ai tavoli, eppure Dan continua a insistere con questa teoria. Lo ha fatto anche durante un podcast di tre ore con Joe Rogan nel quale ha parlato veramente di tutto, dal suo rapporto con le donne a Gianluca Vacchi (“the fucking guy can dance”) passando, ovviamente, per la sua carriera di poker pro (abbiamo diviso il suo intervento in due articoli, questa è la prima parte).

 

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Il barbuto milionario ha spiegato che c’è un motivo ben preciso se non ha mai parlato più di tanto delle sue scorribande ai tavoli: “Non parlarne mi ha aiutato molto a sfondare nel poker. Dire di essere diventato ricco grazie ai soldi dei miei genitori mi ha permesso di giocare in certe partite perché pensavano che fossi un fish. Ma non solo: ho notato che i giocatori si irritano moltissimo se perdono soldi contro una persona che migliorerà nettamente la sua vita grazie a quella vincita”.

Bilzerian ammette di essere il primo a voler giocare solo contro avversari benestanti: “Succede anche a me: se perdo 5 milioni contro un miliardario non mi dà fastidio, ma se perdo qualche migliaia di dollari contro uno che non ha un soldo mi dà enorme fastidio. Penso alle cose che si comprerà con i miei soldi e mi innervosisco. Inoltre se perdi soldi contro uno che è ricco sai che potrai riprenderteli. Se perdi soldi contro uno che non ne ha molti, sai che probabilmente non li rivedrai più. Ci sono tante cose che devi considerare quando giochi a poker”.

Il suo riserbo sul poker sarebbe quindi dovuto alla volontà di prendere parte a certe partite private dove coloro che vivono esclusivamente di poker non vengono invitati. Un po’ strano che abbia deciso di mandare all’aria la sua “copertura” parlandone in un podcast seguito da centinaia di migliaia di persone…

Durante il podcast di Joe Rogan
Durante il podcast di Joe Rogan

Nonostante i tanti dubbi che si potrebbero sollevare sul Dan Bilzerian giocatore, lui insiste con sicurezza nell’affermare di essere una sorta di professionista, se per professionista si intende colui che si mantiene finanziariamente con il poker. “Tutti i miei soldi li ho fatti giocando a poker. Prima ho fatto il militare per quattro anni, poi ho frequentato il college. Nel 2005 è iniziato il mio percorso nel poker grazie ai soldi che ricevevo dall’esercito a causa dei molteplici infortuni che avevo subito durante l’addestramento”.

Dan ammette quindi di aver iniziato con un bankroll composto da una sorta di pensione di invalidità per gli ex militari (nonostante avesse solo 24 anni). La sua carriera nel poker sarebbe iniziata, come tanti altri, al college: “Dopo il militare ho fatto quattro anni di college. Mio fratello mi ha insegnato a giocare a poker. Avevo i soldi dell’esercito ma sono andato broke all’ultimo anno. Tutto è partito veramente quando ho venduto tre pistole per $750. Con quella cifra ho giocato per una settimana e mezza su una gambling boat (non è chiaro a cosa si riferisca, se a una crociera o una specie di bisca galleggiante, ndr). Ho vinto $10.000, quando sono sceso sono andato dritto a Las Vegas. Ho trasformato i $10.000 in $186.000 – me lo ricorderò per sempre – giocando al Bellagio per tre settimane di fila”.

La sua versione è molto dettagliata, ma è comunque difficile credere che tutta la sua fortuna sia stata costruita con il poker. L’ipotesi più probabile è che abbia davvero vinto decine di milioni di dollari (come confermato da Haralabos Voulgaris) ma non che si sia mai dovuto guadagnare da vivere con le carte. A quello, con ogni probabilità, ci hanno pensato i soldi di dubbia provenienza del padre.

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