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David "danfiu" Mezei, il giocatore più odiato su 2+2 nel 2014

[imagebanner gruppo=gazzabet] Joe Ingram, all'inizio di quest'anno, ha pensato bene di lanciare una votazione su 2+2 che riguardava solo i giocatori di Pot Limit Omaha: fra i vincitori dei premi c'è anche l'ungherese David "danfiu" Mezei, sebbene abbia ammesso di non essere troppo orgoglioso del risultato.

Gli "awards" che si è assicurato non sono infatti particolarmente lusinghieri, trattandosi de "giocatore più odiato su PokerStars" e "il più grande utilizzatore di script", i programmi che consentono di sedersi automaticamente in posizione su u giocatore occasionale nei tavoli di cash game.

Il 25enne, va detto, è uno dei pochi a scrivere sul forum statunitense fra coloro che fanno uso degli script, e questo certo non aiuta a fargli conquistare simpatie. La sua storia è comunque interessante, visto che ha cominciato a giocare online nel 2010, partendo dal PL10: a differenza di molti altri, non si è mai dedicato al No Limit Hold'em, un aspetto che giura averlo aiutato.

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Per sei anni, da quando ne aveva 17, ha vissuto in Danimarca, salvo poi tornare a vivere a Budapest. Per lungo tempo ha giocato sui siti europei, e così è da meno di un anno che è approdato su PokerStars.com: "Nel 2015 mi piacerebbe diventare uno dei 5 migliori giocatori di Pot Limit Omaha 6-max - ha affermato nel podcast di Joe Ingram - a dispetto d quello che dicono sono consapevole delle mie capacità e dei miei limiti, ed anche se gli script fossero bannati e dovessi partecipare a partite più dure sono certo che sarei vincente".

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Prossimo a trasferirsi in Inghilterra, "danfiu" quest'anno non punta a migliorarsi solamente come giocatore, avendo obiettivi personali piuttosto chiari in testa: "Sono alto due metri e tre centimetri, e peso più di 200 chili - spiega - sono caduto in una trappola comune fra i professionisti, quella di mangiare e dormire male soprattutto, e smettere di giocare a basket non mi ha aiutato".

Molti giocatori vincenti hanno però uno stile di vita sano, è il primo a riconoscerlo, ed è quindi convinto che si tratti soprattutto di una questione di volontà: "Magari il prossimo anno riuscirò a vincere l'award per il giocatore più sexy - scherza - ma in realtà mi piacerebbe riuscire a guadagnarmi il rispetto degli altri semplicemente grazie ai miei risultati, che sono buoni ma potrebbero essere migliori". Ed, almeno a sentire lui, con o senza script.

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