Molti nemici, molto onore, dice un vecchio detto. E a quanto pare di nemici Doug Polk se ne deve essere fatti parecchi. Il noto professional poker player, attivissimo nella produzione di contenuti quali video e podcast, ha dovuto rimuovere dal suo canale YouTube ben 17 Poker Hands.
In questi video, Polk spiegava il thinking process dei protagonisti di alcune delle mani più memorabili di High Stakes Poker, prodotto dalla GSN – la compagnia che detiene i diritti di questo storico show.
Violazione di copyright? Probabilmente no
Come spiegato dallo stesso Doug Polk nel video che trovate a fondo pagina, a inizio marzo la GSN ha inviato all’americano una lettera nella quale si richiedeva la rimozione di 17 video con all’interno delle clip di High Stakes Poker, per violazione di copyright.
Polk ha provveduto a ottemperare alla richiesta, ma ha fatto notare un paio di incongruenze. In primis, secondo la legge, trasformare radicalmente un contenuto per produrre qualcosa che abbia per esempio un valore educativo (come appunto la strategia pokeristica) rientra nel cosiddetto fair use. In parole povere, sì può fare senza incorrere nella violazione di copyright.
Inoltre, Doug ha fatto notare come chiunque carichi un video di cui detiene i diritti su YouTube ha due modi per tutelarsi nei confronti di chi vuole utilizzare il medesimo contenuto: chiedere le revenue o la rimozione del video stesso.
Il mistero si infittisce…
Il fatto è che la GSN ha optato per la prima strada, di fatto permettendo a chiunque di usare i propri video, inserendoci la pubblicità – i famosi ads che durano solitamente dai 15 ai 30 secondi e che precedono i video. Così come ha fatto nel canale di Doug Polk, che fino al momento della rimozione dei contenuti aveva già pagato qualcosa come $2.000/$3.000 di revenue.
In ultimo, Doug Polk si chiede come mai la GSN abbia chiesto solo a lui di rimuovere i video di High Stakes Poker, quando YouTube – ma anche Twitch – è pieno di altri canali che utilizzano le stesse identiche clip.
Doug Polk snobbato dagli American Poker Awards
Un’altra curiosità che porta a credere che Doug Polk si sia fatto – suo malgrado – qualche nemico nell’industria del poker è il suo essere stato completamente snobbato dai recenti American Poker Awards.
‘WCGRider’ non compariva neppure tra i candidati ai premi di Media Person of the Year, Poker Media Content of the Year, Twitch Streamer of the Year e Poker Podcast of the Year. Quantomeno curioso, vista la popolarità assunta da Polk negli ultimi anni.
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