Poker online[imagebanner gruppo=gazzabet]
Prima di accusare qualcuno di avervi rubato dei soldi, è meglio prima assicurarsi di aver esplorato tutte le altre opzioni, inclusa la possibilità che il denaro possa essere stato nascosto in un peluche nella stanza d'albergo che condividete. E in ogni caso meglio evitare di andare su Facebook a parlare male del vostro ex amico.
Una lezione che Tobin Ryall, Andy Hun Wei Lee, Sandy Jan e Rhys Gould hanno imparato con le cattive, dopo che sono stati costretti a pagare a Nicholas Polias, professionista di poker australiano, una somma pari a $ 340.000 per danni da diffamazione.
L'incidente risale al 2012, quando Tobin Ryall lasciò $ 2.000 su una mensola del bagno di una stanza d'albergo, a Las Vegas, che per l'appunto condivideva con l'amico Nicholas Polias. Denaro che a un certo punto non si riuscì più a trovare; Polias dunque postò su Facebook la sua spiegazione su ciò che pensava fosse successo.
Presto, però, alcuni membri della community del poker, inclusi quattro suoi 'amici', cominciarono ad accusarlo. Tobin Ryall, per esempio, all'epoca scrisse: "Sei un bugiardo, ingannatore, ladro, egoista; sei una persona cattiva, incredibilmente negativa. Susan si merita qualcosa di meglio e tu non ti meriti di avere amici".
Un altro cosiddetto amico si spinse addirittura oltre, postando questi commenti: "Lol, Nick è un c***o di stupido. Sua madre è una c***o di stupida. Che str***a. Perché a gente come questa è permesso avere figli? Nick dovresti vergognarti di te stesso, per l'essere umano ch sei".
C'è da dire che Polias, suo malgrado, ci ha messo del suo per corroborare la tesi altrui, visto che in un'occasione aveva quasi imbrogliato un giocatore di poker high stakes allo Star Casino di Sydney, anche se in buona fede - dato che si era corretto immediatamente. La cosa però ha spinto Andy Hun Lee a ripubblicare i commenti diffamatori di Tobin Ryall su Facebook.
Alla fine saltò fuori, appunto, che Ryall si era dimenticato di aver nascosto quel denaro in un peluche. Polias si è però rivolto a un giudice, Stephen Rothman, che dandogli ragione ha così sentenziato:
"Sotto alcuni punti di vista, la natura ristretta dei lettori ha reso il dolore e lo stress (e la necessità di discolparsi) ancora più grande di quanto sarebbe stato se il pubblico fosse stato più ampio, e non solo persone che conoscevano e avevano a che fare col signor Polias. Riconosco come il querelante abbia sofferto un grosso danno alla sua reputazione e abbia subito uno stress significativo".
Tradotto in soldoni: Andy Hun Wei Lee ha dovuto sborsare a Polias $ 130.000, mentre Tobyn Ryall altri $ 120.000. Sandy Jan e Rhys Gould, invece, se la sono cavata rispettivamente con $ 50.000 e $ 35.000 a testa. Avranno poi disattivato i propri account di Facebook?
