Vai al contenuto

Godrun storiche: quando Gino Alacqua era come Re Mida

Qualche settimana fa abbiamo iniziato a curiosare tra le pieghe della storia del poker, a caccia di esempi eclatanti di uno degli elementi più invidiati in assoluto da qualsiasi appassionato: la godrun o, come si usa dire in gergo, i periodi in cui “scendono solo le tue”.

Non è certo identificabile come una colpa, e può essere parzialmente considerato un merito, nella misura in cui ciascuno riesce a cavalcare il momento favorevole. In fin dei conti, che si tratti di uno pseudo-regular o di un grande campione, di un amico o di un avversario, di un idolo o di un player che proprio non sopportate, alzi la mano chi di voi non ha mai pensato “Magari runnassi io come …”!

E’ del tutto normale che questo si manifesti in maniera molto più evidente live, visto il numero di mani infinitamente più basso che è possibile giocare in una vita, rispetto a quanto accada online. E se l’altra volta abbiamo ricordato il periodo d’oro di Andrey Pateychuk, oggi parliamo di un giocatore che ha vissuto un paio di stagioni da autentico “Re Mida”, capace di trasformare in oro qualsiasi torneo a cui si sedesse: Gino Alacqua.

alacqua-gino

Di origini siciliane ma milanese d’adozione dove da anni esercita l’attività di antiquario, dopo una vita di poker all’italiana Gino si avvicina al Texas H0ld’em quando questo inizia a prendere piede nei circoli e nelle partite private della metropoli lombarda.

LA PRIMA VOLTA

Quindi, arriva il “battesimo” negli eventi live. E’ l’ottobre del 2006, e a Saint Vincent si gioca uno dei primissimi festival dedicati al No Limit Hold’em. Il Main Event da 1.100€ se lo aggiudica Piero Compagnoni, con un certo Salvatore Bonavena ottavo. In uno dei tornei di contorno, però, si fa strada questo elegante signore milanese: Gino si lascia tutti e 106 avversari alle spalle nel 330€ NLHE, portando a casa più di 10mila euro e inaugurando un rapporto davvero speciale con i primi posti.

Allora l’offerta di tornei dal vivo era molto più saltuaria e i Main Event, se così si può dire, lo erano nel vero senso della parola. Così si arriva a luglio 2007, precisamente a Campione d’Italia.

La prima vittoria importante di Gino: Campione d'Italia, dicembre 2007
La prima vittoria importante di Gino: Campione d’Italia, dicembre 2007

NASCE “EL DIABLO”

Nel casinò dell’enclave italiana in Svizzera si gioca il primo “Campionato Internazionale di Poker”, festival organizzato da Italian Rounders. Alacqua timbra nuovamente un primo posto, stavolta nel Main Event da 1.100€. Battuto Daniele Mazzia, per un primo premio da 51mila euro e un nuovo mito che è ormai realtà, per il giovane pubblico del poker: Gino inizia a essere per tutti EL DIABLO.

ALACQUA SUPERSTAR EPT

Gino al tavolo EPT
Gino al tavolo EPT

Dicembre dello stesso anno, Praga. Dal palcoscenico italiano a quello internazionale, il level up di Alacqua assume una dimensione clamorosa. Nella capitale ceca si gioca una tappa dell’European Poker Tour, un circuito e un torneo non paragonabili a quelli italiani per buy-in (5.300€), per numero di partecipani (555 quella volta), oltre naturalmente la presenza dei migliori giocatori al mondo. Nessun italiano è finora mai riuscito a vincere una tappa EPT, in quasi quattro stagioni complete. Gino ingrana una marcia straordinaria, che lo porta a giocarsi l’heads up finale contro il francese Arnaud Mattern, ex campione di backgammon convertitosi alla moda del No Limit Hold’em. Stavolta “El Diablo” si ferma in seconda posizione, per 407.300€ che rimane il singolo premio più alto vinto in carriera. La prima vittoria italiana all’EPT sfumava per un soffio, ma alla fine si sarebbe fatta attendere ancora appena un anno…

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La stella di Gino Alacqua brilla più che mai, travalicando i confini nazionali. La sua fama internazionale si consolida, sempre all’ EPT: in febbraio va a premio (19°) a Copenhagen, in ottobre centra di nuovo un final table, arrendendosi in sesta piazza per altri 100mila euro di premio. Quinto finirà un altro italiano sorprendente, Marino Serenelli detto “Il toro”, che incasserà 127mila euro mentre il vincitore Will Fry tornerà a casa con un pesante assegno da quasi 600mila euro.

SOLO PRIMI POSTI

Nel frattempo, in Italia Gino continua a collezionare primi posti: vince un’altra tappa del Campionato Italiano di Poker Sportivo di Italian Rounders a Campione, battendo Roberto Tasca e altri 191 rivali per ulteriori 35.000€ portati a casa, insieme al titolo generale per la stagione.

Con Campione d’Italia il rapporto è davvero speciale: nella primavera del 2008 Gino termina ancora davanti a tutti: si tratta sempre di un Main Event da 1.100€ di Italian Rounders e di una vittoria che frutta 30.000€, dopo aver superato in heads up l’outsider Marco Piazolli.

Notte degli Assi VI: l'ultimo successo di Gino Alacqua
Notte degli Assi VI: l’ultimo successo di Gino Alacqua

Quando alcuni iniziano a pensare che la buona stella di Alacqua si sia ormai offuscata, ecco l’ennesimo colpo di coda del “diablo”: nella primavera 2009 è ancora lui a svettare, nella sesta edizione di un format storico come La Notte degli Assi. Fra i 409 iscritti si fa strada un giovanissimo Gabriele Lepore, alle prime esperienze live, ma “Galb” deve fermarsi in quarta posizione per fare strada, come tutti gli altri avversari, sempre a lui: Gino Alacqua, all’ennesimo primo posto che gli porta 29.670€, ma che sarà anche l’ultimo.

EL DIABLO SCENDE… NELL’ ADE

Una run che non può sempre rimanere incandescente si unisce a un altro avversario, ben più difficile da fronteggiare: l’Agenzia delle Entrate. Come tanti altri esponenti di spicco del poker live all’epoca, anche Alacqua finisce nel mirino della prima famigerata “Operazione All In”. Gino non ha mai reso note le cifre contestate ma, conoscendo il discutibile metodo di quegli accertamenti (e anche dei successivi), c’è da credere che si trattasse di cifre molto alte.

Queste spiacevoli vicende, più del fisiologico appannamento della run, hanno allontanato definitivamente Gino Alacqua dai palcoscenici del poker live. Ma la sua eleganza e i suoi modi gentili mancano un po’ a tutti.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI