Greg Merson è stato uno dei campioni eletti dal Main Event WSOP più apprezzati degli ultimi anni: il suo torbido passato segnato dalla dipendenza da sostanze venne reso noto subito dopo la sua incoronazione, ma lui per primo non ne ha mai fatto un mistero.
Una delle ragioni per le quali lo statunitense non si è mai nascosto, dipende forse dal fatto che Merson reputa che il poker sia stata la ragione principale che lo abbia tenuto lontano dalle tentazioni: "Adoro competere, e il denaro è solo qualcosa in grado di tenere traccia dei risultati - ha dichiarato in una recente intervista - la verità è che non me ne potrebbe importare di meno se in un anno guadagno 50.000 dollari o un milione, mi piace competere ad alto livello ed ho la fortuna di poterlo fare".
Merson cominciò a fare uso di cocaina quando non aveva neppure 18 anni, e fu solo quando ne compì 19 che iniziò a muovere i passi verso un lungo percorso riabilitativo: "Sentivo di aver toccato il fondo, cacciato da scuola e senza mai un soldo a causa dei miei . Riuscii a ripulirmi e ad avere un consistente successo come giocatore professionista, riuscendo a guadagnare oltre un milione di dollari grazie al poker online".
Purtroppo per lui però, quello che sembrava un brutto capitolo ormai definitivamente relegato nel passato tornerà inaspettatamente ad aprirsi nel febbraio del 2011, quando Merson piomba in una spirale fatta di abuso di farmaci: dopo un paio di mesi scatta il Black Friday, e questo per lui non fa che peggiorare ulteriormente le cose.
"Mi trasferii in Canada, perdendo però denaro ed essendo sempre in uno stato pietoso - rivela - la mia famiglia era all'oscuro di tutto perché evitavo di mettermi in contatto con loro, ed i miei amici erano piuttosto passivi sull'argomento". Il denaro guadagnato se ne va in buona parte in fumo e tutto sembra a rischio, quando nel posto più inatteso del mondo per questo genere di redenzioni, Las Vegas, vive una svolta.
"Nel dicembre del 2011, me ne sono stato chiuso per tre giorni nella mia camera d'albergo all'Aria, uscendo solo il quarto per comprare le sigarette - ricorda oggi - uno dei miei amici mi prese da parte e mi disse a muso duro quanto fossi conciato male. E' una delle persone che rispetto di più, e qualcosa scattò nella mia testa. Così dal 10 dicembre del 2011 presi a disintossicarmi, e da allora sono sobrio".
Fra i suoi sogni oggi ci sono quello di sposarsi, avere dei figli e comprarsi una Ferrari, ma nonostante il successo nel Main Event WSOP il poker online non ha comunque accantonato il poker: "Vorrei tornare ad essere uno dei migliori al mondo nel poker online - svela - sto lavorando molto duro per riuscirci, perché credo che lavorando duramente ogni obiettivo si possa raggiungere". Unito naturalmente ad un po' di fortuna, che in tutti i casi di certo non guasta.