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Quando rimangono pochi tavoli, al termine di un torneo di poker live, è normale imbattersi in giocatori che poi si incontreranno di nuovo al final table. È successo anche al Main Event WSOP 2012, dove il futuro campione Greg Merson ha sfidato il futuro runner-up Jesse Sylvia, in una mano pazzesca.
Vi diciamo subito che Sylvia ha avuto la meglio, ma non possiamo aggiungere che avrebbe preferito perdere questo colpo e vincere l'heads-up, semplicemente perché se non fosse riuscito a vincere la mano in questione, sarebbe stato eliminato!
Il buon Jesse decide di fare solo con la coppia d'assi, sul rilancio di apertura di Merson con Q-T suited a fiori, seguendo una linea piuttosto passiva, che lui stesso avrebbe poi definito come "una strategia precisa". Questo permette a Dave Balkin, da big blind, di ottenere le pot odds adeguate per chiamare con 4-2 offsuited.
Il flop però lo estromette immediatamente dalla lotta per il piatto: Balkin infatti fa check, imitato da Merson che però ha un progetto di scala colore, visto che le prime tre carte sono un 3 di picche, un 8 di fiori e un jack di fiori. Sylvia, forte della sua overpair, piazza una puntata esplorativa.
Merson non ci pensa due volte e dichiara l'all-in, prontamente chiamato da Sylvia. Jesse storce il naso quando si rende conto che si sta praticamente giocando un coin flip, visto che il suo avversario ha una marea di out.
E infatti al turn si concretizza proprio uno di questi, un 3 di fiori che permette a Merson di chiudere il colore. A questo punto a Sylvia non resta che sperare in un asso o in un ennesimo 3 al river, altrimenti addio sogni di gloria. E guardate voi stessi cosa si materializza proprio all'ultima carta…
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