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Haralabos Voulgaris: il più grande scommettitore del mondo

haralabos-voulgarisCon ogni probabilità, il gioco del poker per Haralabos Voulgaris è solo un hobby o lo è stato, in confronto ai fiumi di dollari scommessi nel basket. Eppure, nei tornei live vanta un bello score, con quasi 2 milioni di dollari vinti al lordo però di buy-in consistenti, visto che ha partecipato – con una frequenza importante – ad high roller molto impegnativi (compreso il One Drop). Grazie alle scommesse ha potuto disporre sempre di un bankroll importante ed ha partecipato nel cash game, ai giochi high stakes più importanti di Las Vegas e Macao.

Il player statunitense è ritenuto dal network televisivo americano ESPN, il più esperto (ed ingombrante per i bookmakers) gambler della storia della lega NBA. Scopriamo questo incredibile personaggio.

E’ figlio di un imprenditore di successo americano (ma di origini greche), finito però due volte sul lastrico a causa della sua pericolosa passione per il gioco d’azzardo. Rispetto al padre però Haralabos Voulgaris ha sempre avuto un approccio più matematico e attento verso il betting.

Fino al 2004 era considerato uno degli scommettitori più vincenti al mondo ma i bookmakers, da quella stagione sportiva, sono riusciti a prendere le necessarie contromisure, per recuperare una parte degli incassi mirabolanti di Haralabos (circa il 30%).


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La sua storia inizia a Las Vegas verso la fine degli anni ’90, nell’area riservata allo sport book del Caesars Palace: avendo 18 anni non poteva accedere alle sale interne del casinò, dove giocava il padre. In quello spazio guardava le partite di NBA per ore e studiava squadra per squadra, prendendo appunti in modo ossessivo.

A soli 30 anni aveva accumulato una fortuna, sviluppando alcuni metodi vincenti e sfruttando bug dei bookies (in particolare le quote su alcune scommesse speciali erano troppo generose e non bilanciate). Voulgaris ha ammesso che in un solo giorno ha piazzato scommesse per un milione di dollari sulla NBA. Nei primi anni, riusciva a vincere circa il 70% delle giocate accettate.

In particolare perdeva molto tempo nell’analisi di alcuni coach di basket: “sono sempre stato affascinato nello sviluppare un modello particolare per scommettere che si basava sulle statistiche e sullo studio del gioco”.

In poco tempo è riuscito a diventare una balena (così vengono definiti i grossi giocatori a Las Vegas) ed ha fatto il salto di qualità scommettendo sulla vittoria del titolo dei Lakers nel 1999 e nel 2000, vincendo più di un milione di dollari con un bankroll iniziale di circa 80.000$. Racconta di aver piazzato circa 350 scommesse di un certo peso a stagione.

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Ma nel 2004 ha dovuto fare i conti con i bookmakers che hanno rivisto alcuni parametri di allibramento sulle scommesse speciali, come ad esempio, quelle sui risultati parziali (punteggi fino primo tempo) e su altri particolari (totale falli, tiri liberi etc.): la pacchia era finita e Voulgaris ha iniziato a perdere in maniera importante (circa un terzo del proprio budget).

Così dopo il 2004 ha rivisto le sue strategie ed ha piazzato più scommesse ma di entità minore, per riuscire a bilanciare meglio il rischio. Questo però significava una maggiore analisi ed impegno ma un minore ritorno degli investimenti (ROI).

In questo modo ha deciso di sviluppare un nuovo modello per scommettere fino alla creazione addirittura di un software ad hoc che lo ha aiutato a vincere per circa 4 anni (fino al 2010), quando ha conosciuto un altro momento molto delicato della sua carriera di scommettitore professionista, ed ha deciso di dedicare più  tempo al gioco del poker. Di questo e molto altro parleremo nella seconda parte. Scopriremo i suoi modelli e strategie, nonché le curiosità della sua storia personale.

Fine prima parte – continua

Qui puoi leggere la seconda parte dell’intervista 

Terza parte – Haralabos Voulgaris: “le mie scommesse con ROI al 6%”

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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