Quando si parla dei più forti professionisti al mondo, molte persone pensano immediatamente alla "bella vita" che fanno. I trofei vinti, i milioni di dollari incassati, le automobili sportive, le case di lusso, i viaggi, le feste, le amicizie importanti: essere uno dei migliori giocatori di poker al mondo, per molti, significa questo.
La verità, come sempre, è ben diversa. La stragrande maggioranza degli appassionati di poker non ha idea di quanto duro lavoro ci sia dietro a queste vite apparentemente perfette. Quante ore passate a studiare, quanto stress accumulato per rimanere sulla cresta dell'onda per tanti anni. Essere un top player significa essere costantemente un passo davanti agli altri, quindi non fermarsi mai. I soldi e la bella vita sono una conseguenza di un impegno quotidiano, che per i migliori diventa quasi un'ossessione.
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Lo ha spiegato bene Jason Koon, uno dei giocatori più ricchi e costanti in circolazione. Il 32enne ha scritto un post sul suo account Instagram per celebrare i suoi 10 anni da professionista. Un post nel quale ha svelato cosa significa davvero guadagnarsi da vivere giocando a poker ad alti livelli. Ecco le sue parole:
Le persone ci chiedono spesso: "Mi insegni a giocare a poker? Vorrei davvero guadagnarmi da vivere così!". Certo, ti mostro subito cosa significa.
Prendi i prossimi dieci anni della tua vita: giocherai, studierai, dormirai, respirerai, piangerai, urlerai per il poker.
Sarai preoccupato di aver preso una decisione fallimentare mentre tutti ti derideranno per aver lasciato una carriera sicura e stabile. Dopo dovrai superare l'ostacolo del dimostrare che hai ciò che serve per farcela agli high stakes.
Poi dovrai stare costantemente in allerta, consapevole che ci sarà sempre un ragazzino in Bielorussia più intelligente, giovane e potenzialmente affamato di te, pronto a prendere il tuo posto.
Vuoi imparare a giocare a poker? Vuoi il mio posto? Prego, vieni pure a prendertelo.