Lacey Jones è stata per anni la donna più affascinante del poker americano: un simbolo a Las Vegas e non solo. Dopo il Black Friday e il crash dello sponsor Full Tilt, il suo bel volto e il suo fisico mozzafiato sono scomparsi dai radar dei pokeristi, complice anche il matrimonio con il pro Keith Gipson.
Ma che fine ha fatto Lacey? La modella statunitense ha parlato in un’intervista al magazine “Hustle & Deal Flow” della sua nuova vita in Asia.
“Per anni ho fatto la modella e la presentatrice nel mondo del poker, giocando anche diversi tornei. Devo dire che fino a quel momento mi sentivo abbastanza persa”.
“Lavorare nella moda può essere un sogno per molti. Avevo dei contratti incredibili ma non era sufficiente per compensare il vuoto che avevo dentro. Solo quando ho iniziato a giocare a poker, sentivo che la mia esistenza era cambiata, finalmente avevo uno scopo ed una passione dentro”.
“Ho lavorato molto – afferma – sul mio brand ed a Las Vegas sono ancora molto conosciuta. Avevo un contratto con una televisione ma dopo l’inchiesta sul poker online (Black Friday, ndr), gli sponsor si sono allontanati”.
Lacey e il marito hanno così deciso di sviluppare nuovi business in Asia: “da tre anni viviamo tra Hong Kong e Macao, dove abbiamo messo su casa. Siamo felici delle scelte fatte”.
Lacey continua a fare qualche comparsata per il World Poker Tour nel continente asiatico ed in giro per il mondo. L’affascinante modella però si è dedicata anche ad altri business: “ho continuato a lavorare su miei brand, in particolare nel settore del benessere e della salute. Devo dire che continuare a lavorare online mi ha agevolato molto”.
“La mia nuova società si chiama Complete Skin Makeover ed una parte dei ricavi va a tre associazioni benefiche in Asia. Faccio inoltre la volontaria per una casa che si prende cura degli orfani di Hong Kong”.
Lacey sembra avere uno spirito imprenditoriale nel sangue ed esorta: “non abbiate paura di di fallire. Accettate sempre i vostri fallimenti, perché – dopo tutto – si impara sempre dai propri errori”.