Poche ore fa Martin Jacobson si è laureato Campione del Mondo WSOP dopo aver trionfato nell'heads-up finale contro Felix Stephensen e aver eliminato il temibile Jorryt Van Hoof in 3° posizione. Per lo svedese un primo premio da 10 milioni di dollari e una fama che sarà altalenante nel corso degli anni ma che mai lo abbandonerà: il suo nome, infatti, rimarrà per sempre nella storia delle World Series.
Come vi avevamo già anticipato, Martin era il giocatore più ricco tra i November Nine, dal momento che poteva vantare vincite lorde nei tornei live per oltre 4.8 milioni di dollari. Poteva anche essere facilmente considerato come il più esperto visto che era il player con il maggior numero di ITM (55).
Ciononostante, non era sicuramente il giocatore più in vista tra November Nine considerando la notorietà dei due fenomeni del cash game online Jorryt Van Hoof e Felix Stephensen, l'incredibile back-to-back di Mark Newhouse e l'enorme attenzione mediatica riservata a Bruno Politano grazie al supporto di calciatori di fama mondiali come Neymar e Kakà.
Non molti, dunque, sanno chi era Martin Jacobson prima della vittoria nel Main Event e per questo motivo abbiamo deciso di fare un riepilogo della sua carriera attraverso 7 tappe fondamentali. Perchè il neo campione del mondo WSOP non è venuto fuori dal nulla e la strada che lo ha portato a questo incredibile successo è stata lunga e intensa, nonostante i suoi 27 anni.
Tutto inizia con un'offerta di lavoro: Martin sognava di diventare uno chef di fama internazionale e nel 2008 era in procinto di trasferirsi a Barcellona per lavorare in un prestigioso ristorante. Tuttavia il datore di lavoro si tirò indietro improvvisamente e Martin si trovò così costretto a rivedere tutte le sue ambizioni e i sogni. A quel punto decise di dedicarsi completamente al poker, gioco conosciuto a 18 anni in Svezia attraverso programmi televisivi. Proprio grazie al poker troverà il riscatto dalla delusione lavorativa.
Martin Jacobson è stato uno dei primi grinder a capire l'importanza dei satelliti per i tornei live: si specializzò in questa disciplina e vinse numerose entry per prestigiosi eventi dal vivo, convertendoli in denaro per costruirsi il bankroll in alcuni casi e partecipando agli stessi tornei altre volte. In questo modo trovò fin da subito un equilibrio fondamentale tra live e online.
I successi passano anche attraverso le delusioni e dunque non possiamo tralasciare due brutti colpi vissuti a inizio carriera: Martin si qualifica per un torneo WSOP e poi per un EPT. Decide di giocarli entrambi invece di tenere i soldi ma non fa ITM in nessuno dei due casi. Nonostante la delusione continua con i satelliti e nel 2008 vince l'ingresso all'EPT di Budapest attraverso un torneo di qualificazione live nel quale solo il primo classificato avrebbe vinto l'entry (44 partecipanti). Al primo ITM di sempre dal vivo arriva 3° per 197.904€. Con questo exploit può inziare la sua scalata.
Il 2009 è un anno fondamentale per lo svedese: chiude 2° al WPT di Venezia dietro al connazionale Rgnar Astrom e intasca 238.840€, riuscendo a prevalere su avversari di altissimo calibro come Mike McDonald e Dario Minieri, entrambi presenti al final table. Da qui inizia la sua carriera da rounder in giro per il mondo: prima chiude 8° alle WSOP, ottenendo il suo primo tavolo finale che vale 65.486$, poi vince un sat per giocare il Main Event dell'ANZPT, il circuito australiano/neozelandese di Pokerstars
Nel 2010 Martin sfiora il braccialetto chiudendo 4° a un evento WSOP da 1.500$ e poi trova due incredibili secondi posti nel circuito EPT: prima a Vilamoura, poi a Deauville. Sicuramente una grande delusione arrivare così vicino al titolo senza riuscire a portarlo a casa ma ormai la sua carriera è lanciata: a 23 anni (inizio 2011) può già vantare oltre 2 milioni di dollari vinti nei tornei dal vivo.
Gli anni successivi sono quelli della conferma per lo svedese, che centra numerosi final table tra WPT, EPT e WSOP, il più importante dei quali è sicuramente il 6° posto al One Drop da 111.111$ del 2013, che vale 827.427$. Questo torneo è anche l'inizio della sua carriera negli High Roller: a inizio 2014 si schiera all'Aussie Millions e va a premio nell'evento da 25.000$ (4°) e in quello da 100.000$ (8°)
Si presenta così molto carico sia nel morale che nel bankroll per l'appuntamento con le WSOP 2014. Prima centra un piccolo ITM, poi fa 7° al torneo da 10.000$ 6-max e infine riesce a centrare il final table del Main Event. Nel periodo tra luglio e novembre gioca altri tornei soprattutto in Europa, dove colleziona due bandierine nel circuito EPT. Due giorni fa si presenta con il terzultimo stack tra i November Nine ma riesce nella rimonta e porta a casa il braccialetto più importante di tutti e la bellezza di 10 milioni di dollari.
Un articolo basico per comprendere quali strategie ottimali intraprendere per giocare un Final Table se siete alle primissime armi. Offre Dominik Nitsche