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Luke Schwartz: “Dal 2013 Doug Polk è sotto di mezzo milione online, non sa più vincere e allora parla”

Luke Schwartz è tornato a parlare di Doug Polk, alimentando una faida che difficilmente si chiuderà a breve e pacificamente. Per chi non avesse seguito la vicenda, tutto è nato quando Doug ha perso nettamente contro Schwartz nel Deuce-to-Seven high stakes online e lo ha accusato di aver fatto giocare Viktor Blom al suo posto. Ha anche aggiunto che il player inglese aveva venduto la sua casa per poter continuare a giocare a poker.

Schwartz ha replicato con una serie di insulti e pesanti accuse nel corso del podcast con Joey Ingram e “WCG|Rider” non si è tirato indietro: ha risposto per le rime e ha appeso, in bella mostra nella stanza che utilizza per produrre i suoi contenuti video, il grafico su Pokerstars.com di Schwartz, nettamente in perdita.

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Durante una pausa del Pokerstars Championship Main Event di Montecarlo, Luke ha parlato ai microfoni di Pokernews.com lanciando ufficialmente la sfida al rivale:

“Lo sfido quando vuole in heads-up! Ormai non batte più niente, gioca solo partite piene di fish a Poker Night in America”, ha sbraitato il player britannico. “Ti sfido a Las Vegas, quando vuoi: caro Doug, ho giocato contro persone più forti di me, non ho certamente paura di giocare contro chi è più scarso. Se vuole venire a Las Vegas quest’estate e giocare un heads-up, per me non c’è alcun problema”.

Prima di sfidare Doug Polk, Schwartz lo ha insultato pesantemente. Tralasciando le frasi poco signorili rivolte a “WCG|Rider”, Luke ha messo in luce una circostanza (vera) che pochi conoscono: negli ultimi quattro anni, Polk ha perso quasi mezzo milione di dollari su Pokerstars.com. Resta in attivo di $577.000, ma nell’ottobre del 2013 era sopra di 1.09 milioni di dollari.

Il grafico di Doug Polk dal 2013 ad oggi (courtesy HighStakesDB)

Doug Polk è un gran piccione, fa i suoi video ridicoli nella sua cameretta, dà dello scammer a tutti. Lui è una truffa, questo tizio ha messo il mio grafico di Pokerstars in una cornice e se l’è appeso in camera. Quello è stato ragionevolmente divertente, glielo riconosco. Ma mi chiedo: perché non ha messo il suo grafico su Pokerstars degli ultimi anni? Sapete com’è? È in perdita di $500.000! Non sa più vincere online, come tanti altri. Prova a vendere la sua m***a parlando di persone che non conosce. Lo fa solo per attirare l’attenzione”.

Tra le tante cose che Luke Schwartz non sopporta di Doug Polk, c’è il clickbaiting che il professionista statunitense utilizza per ottenere più visualizzazioni su YouTube (una circostanza che gli hanno fatto notare anche molti follower): “Fa dei video che intitola “Jason Mercier: accuse di cheating“, quando la realtà è che Jason Mercier accusava qualcun altro di cheating, non era lui l’accusato. Fa così solo per attirare attenzione, per far cliccare sui suoi video”.

Schwartz ribadisce che dal suo punto di vista Doug Polk si è lanciato sui social perché non è più in grado di vincere online:

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“Lui è popolare perché vende un sogno, ma quel sogno non gli appartiene più. Io sono uno dei più forti giocatori al mondo e posso assicurare che oggi gli High Stakes Online sono durissimi. Tutti hanno il loro periodo online, può essere sei mesi oppure due anni, ma poi passa. Vorrei vedere se riesce ancora a giocare qualcosa di serio a parte la sua fottuta Bankroll Challenge”.

Luke Schwartz ha anche parlato dei suoi risultati negativi nel cash game online e nei tornei dal vivo (prima del Pokerstars Championship Main Event non andava a premio dal 2013):

“Su Pokerstars.com perdo, è vero, ma solo perché quello è il posto più difficile dove giocare al giorno d’oggi. L’ultimo ITM nel 2013? Non gioco quasi mai i tornei dal vivo, ma non ti preoccupare (rivolto alla giornalista, ndr): come mi disse una volta Daniel Negreanu, io distruggo tutto. Negreanu lo sa”.

In chiusura, il professionista di Londra ha mandato ancora una volta i suoi calorosi saluti a Doug Polk:

Se lo vedo dal vivo e mi guarda anche solo un po’ storto, la situazione si metterà malissimo per lui. Vaff*****o Doug Polk!

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