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Marco Vuotto: “dalla collusion del Bellagio al Sunday Master”

marco-vuottoPer Marco Vuotto passione e divertimento fanno sempre rima con poker ma nell’ultima settimana il casertano ha scoperto anche il sapore dolce della vittoria:  nel giro di 24 ore è riuscito a strappare un pesante terzo posto nel Sunday Master di Ongame e vincere l’High Roller di PokerStars. “Non ci credevo neanche io, speriamo continui questo momento magico… Ho vissuto due mesi di bad run”.

Da 15 anni, Marco fa il commercialista a Caserta e appena ha qualche ora libera la dedica al poker, la sua passione: “la professione me la tengo stretta, gioco da amatore ma il sogno e l’obiettivo è quello di diventare semi-professionista. Ho sempre cercato di imparare il più possibile. Studio sempre, non mollo mai neanche quando guardo un torneo in televisione: il mio sguardo non è mai rilassato, voglio analizzare, capire..”.

AP: Questa forte passione come è nata?
MV: Circa quattro anni fa, quando era ancora consentito giocare nei circoli. Era molto divertente: partecipai ad un torneo a Caserta ed arrivai secondo, poi ho iniziato a giocare con costanza e determinazione online. Mi sono qualificato anche a due IPT ed ho giocato anche a Las Vegas.

AP: In che occasione sei volato in Nevada?
MV: La scorsa estate: viaggio di nozze. Ho fatto un patto con mia moglie ed ho dedicato tre giorni al poker.

AP: Il casinò che ti è piaciuto di più sulla Strip?
MV: Il Bellagio mi ha impressionato, soprattutto per la bella gente però ho notato che ai tavoli c’è molta collusion a Vegas. C’erano due tipi che volevano mettere di mezzo un terzo ed invece sono finito io sotto il fuoco incrociato in una partita cash 3$/6$ ma avevo AA ed alla fine è andata bene ed ho vinto 3.000$.

AP: Non male, spero tu sia scappato subito…
MV: Mi sono alzato all’istante: mi hanno guardato malissimo ma non potevo fare diversamente.

AP: Online giochi molto a cash game?
MV: Si, un paio d’ore al giorno nei 0,50€/1€ e 1€/2€, dai 4 ai 6 tavoli, l’obiettivo è soprattutto quello di fare bankroll per i tornei.  Durante il week-end partecipo ai garantiti di Ongame, PokerStars e PokerClub.

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AP: I tuoi impegni pokeristici si conciliano bene con quelli lavorativi?
MV: Si: lunedì, ad esempio, abbiamo concluso alle 6 ma alle  8.30 ero presente a Napoli per un’importante riunione.

AP: Raccontaci un po’ come è andato il tuo Sunday Master.
MV: Sono stato sotto average per gran parte del torneo. Ho giocato tight le prime fasi del torneo, sempre in posizione e mai con mani marginali. In una seconda fase ho iniziato ad attaccare e, sfruttando la mia immagine, ho piazzato anche qualche bluff. Al tavolo finale mi sono presentato da chipleader ed ho giocato molto chiuso. In tre, il gioco cambia molto e mi è mancato il quid per arrivare alla vittoria.

bellagio-las-vegasAP: Poche ore dopo ti sei rifatto con l’High Stakes di PokerStars.
MV: Non me l’aspettavo. Ho iniziato il day 2 penultimo in chips. Ho giocato chiusissimo aspettando il momento giusto. Dopo un’ora ero ancora sotto la media, sono risalito ma ho subito un brutto colpo da  'Calnothon' (Salvatore Sproviero arrivato terzo, ndr) che mi ha fatto foldare con coppia di 10 quando ero avanti. Sono rimasto calmo anche ed ho atteso il mio momento che è arrivato quando avevo AA e lui AQ e sono riuscito a raddoppiare. In heads-up ero in svantaggio di 1 a 5 contro suond89 ma sono riuscito lentamente a recuperare fino a superarlo. Il week-end si è chiuso con un bilancio molto positivo.

AP: Che struttura e field preferisci per i tornei?
MV: Senza dubbio mi piacciono quelli tecnici. Gioco per passione e per divertirmi e mi trovo bene con avversari che conoscono bene il gioco. Con un amico, Romolo Cardone, partecipo ai tornei low stakes con l’unico obiettivo di analizzare mani e fasi di gioco, ci confrontiamo ed è utile per migliorare.

AP:  Con i soldi vinti che farai: solo nei due eventi hai vinto più di 17.000€.
MV: Voglio costruirmi un bankroll per giocare altri tornei. La soddisfazione di vincere è superiore anche agli aspetti economici. Voglio inoltre partecipare a diversi live, purtroppo non ho fatto in tempo per l’EPT di Campione ma per la Tilt Poker Cup a Venezia ci sarò sicuramente”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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