Vai al contenuto

Matt Affleck: "Mi chiedono ancora di quello scoppio... Nel poker non devi avere aspettative"

Il Main Event 2010 verrà ricordato per tante cose. Per noi italiani si tratta di un torneo storico, perché fu il primo con un nostro connazionale al final table. Ma oltre alla deep-run di Filippo Candio, tutti ricordiamo la presenza autorevole di Michael Mizrachi, il gioco super lag Joe Cheong e il vincitore Jonathan Duhamel. Di quell'edizione, però, è impossibile dimenticarsi anche di una mano: quella che portò all'eliminazione di Matt Affleck.

Affleck era uno dei big stack del torneo ed era riconosciuto da tutti come un giocatore preparato e temibile. Un grande favorito per il successo finale, insomma. La sua strada verso il final table si interruppe però con una delle bad beat più note nella storia del poker. Per chi se la fosse dimenticata, ecco il video:

Matt Affleck: "Mi chiedono ancora di quella bad beat"

In un recente podcast, Matt Affleck è tornato a parlare di quel doloroso scoppio. Se tutti se lo ricordano è anche per la reazione che ebbe dopo l'8 sceso al river: sgranò gli occhi, se ne andò piangendo e lanciò la sua bottiglietta di acqua contro una parete del Rio Casino. Immagini dure da vedere per chi ama il poker e sa bene quanto sia ingiusto e crudele a volte.

A distanza di oltre sette anni, Affleck ha ampiamente superato quella delusione. Il problema è che molti continuano a fermarlo solo per questo motivo.

"Ancora oggi mi fermano in continuazione per quella bad beat. Mi è capitato alle WSOP, quest'estate: ero fermo in coda al Rio e un tizio mi ha chiesto se ero quello che aveva fatto final table al Main Event WSOP. Io ho risposto di no e lui, poco dopo, ha capito chi ero, cioè quello della bad beat".

Matt non ha problemi a parlarne con completi sconosciuti, ma ammette di provare un leggero fastidio quando le persone iniziano a raccontargli dei loro scoppi paragonandoli al suo.

"Quando mi riconoscono mi dicono sempre: "Mi dispiace tantissimo, ma anche io conosco bene quella sensazione. Sai, mi hanno appena crackato gli Assi!" A quel punto io chiedo: "Era un torneo da $25.000? Era il Main Event? Era almeno un torneo da $5.000?" Poi viene fuori che era un satellite... già, proprio la stessa cosa".

Come superare una bad beat a 15 left nel Main Event WSOP

Oggi Matt Affleck ha 30 anni, 2.67 milioni di dollari vinti in carriera nei tornei live e una grande serenità. Lo si capisce dal modo in cui parla che la rabbia per quella bad beat non ha avuto strascichi negativi. In realtà, Matt dice che superò la frustrazione già il giorno successivo.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

"Sento che le persone provano simpatia nei miei confronti, e quando mi chiedono come ho superato quel trauma dico sempre la verità: è passato tutto quando il giorno dopo sono andato alla cassa e ho incassato il mio premio (di mezzo milione di dollari, ndr)".

Matt Affleck e il merito nel poker

Collegandosi a quella bad beat, Matt Affleck ha fatto un discorso molto interessante sule aspettative nel poker.

"Non devi avere aspettative nel poker, niente ti è dovuto. Specialmente nei tornei, ti capita di pensare di meritare la vittoria ma questo è un pessimo approccio. Ad esempio, se sei chipleader a 30 left, in realtà magari hai il 10% delle possibilità di vincere il torneo. Quindi non meriti proprio niente, non devi farti false aspettative".

Matt Affleck

In conclusione, Matt mette in luce gli aspetti positivi di un lungo downswing.

"Gli scoppi fanno parte del processo, non puoi vincere ogni torneo. Quello che puoi fare è analizzare i tuoi downswing e cercare gli errori che hai fatto. È molto difficile identificarli quando runni molto bene, per questo motivo non c'è momento migliore per analizzare il tuo gioco di quando stai runnando malissimo".

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI