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Michael Jordan e le partite di poker all'Olimpiade

Michael Jordan in quelle Olimpiadi del 1992Michael Jordan, nel 1992, era la stella più brillante di quella meravigliosa squadra di basket che erano gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Barcellona: "his airness" però non è diventato leggendario solo per le sue imprese sotto canestro, ma anche per i suoi eccessi, fra i quali a quanto pare figurava anche il poker.

A raccontarlo in un'intervista è stato niente meno che Magic Johnson, suo compagno di team tanto in quella squadra straordinaria che andrà a vincere l'oro che soprattutto in quelle interminabili maratone di poker, a cui prendevano parte anche Scottie Pippen e Charles Barkley.

"Una sera, prima della partita inaugurale, restammo a giocare fino alle quattro del mattino - racconta Johnson - ma siccome stavo vincendo Michael mi costrinse al tavolo fino alle sei, quando infine ci fermammo. Lui dormì un'ora, poi andò al campo da golf, si fece le sue diciotto buche e poi scese in campo, segnando venti punti in quella partita".

Era il 26 luglio del 1992, e gli Stati Uniti fecero letteralmente a pezzi l'Angola, imponendosi con un perentorio 116-48. Le partite di poker nel frattempo proseguirono per altre due notti, sempre con lo stesso quartetto: Jordan mise in atto sempre la stessa massacrante routine, ma in campo continuava a segnare, tanto che in quell'edizione dei Giochi soltanto il compagno di squadra Charles Barkley farà meglio di lui, curiosamente anche lui coinvolto in quell'improvvisato cash game

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