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Quando il misclick live fa male: così evaporano gli assi in pre-bolla IPO

Durante il day 2 dell'ultimo IPO di Campione d'Italia, chi vi scrive è uscito a pochi passi dalla bolla: un JJ vs AA che non mi ha lasciato scampo. Non mi sono certo lamentato perché in generale mi sono divertito, ma anche per via una mano che era capitata qualche giro prima, sempre al mio tavolo. Una di quelle mani che ti fanno pensare: "oddio, e se fosse capitato a me come avrei reagito?"

Misclick live: quando la distrazione paga

Siamo al livello 8.000/16.000 ante 2.000. Al tavolo è arrivato da poco un loquace avvocato di origine pugliese, discretamente carico in chips (ne ha più di 500mila). Su hi-jack c'è l'apertura a 38.000 di un ragazzo straniero, che in totale ha qualcosa in meno di 400mila. Folda cutoff, foldo io da bottone e la parola passa all'avvocato sullo small blind. Costui però non si è accorto del raise, così decide di completare per giocarsi il colpo con il big blind.

"Posso foldare?" cit.

Viene chiamato il floorman, l'avvocato chiede se è costretto a chiamare il raise o può riprendersi le sue chips e foldare. Gli viene risposto che può evitare di chiamare l'intero raise, ma che perderebbe comunque le 16.000 già messe per errore (8.000 delle quali erano l'ammontare dello small blind). A questo punto l'avvocato decide - giustamente - che è il caso di comprarsi il flop e, dopo fold del big blind, il dealer serve le prime tre carte: 9 8 3 .

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L'avvocato checka, per poi rilanciare a 100mila sulla continuation bet dell'avversario. Il ragazzo straniero manda i resti senza pensarci troppo e viene chiamato, ma allo showdown si ritrova "in una valle di lacrime"

  • Avvocato distratto 9 8
  • Ragazzo straniero a a

Turn e river non cambiano nulla, e il poverino si vede eliminato a una quindicina di posti dalla bolla. Un colpo che si sarebbe potuto concludere con un piccolo piatto vinto preflop, si rivela la mano dell'eliminazione. Ancora una volta si conferma veritiero quel vecchio adagio del poker, che ammonisce "Con gli assi, in genere si vincono piatti piccoli e se ne perdono di grossi".

O forse no. Forse l'avvocato avrebbe chiamato ugualmente con 98 suited, perché in fin dei conti si tratta di una buona mano speculativa anche se l'avversario ha meno di trenta bui. Forse il giocatore con gli assi sarebbe riuscito a salvarsi in qualche modo. O forse, più semplicemente, non era il suo torneo.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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