A New York cadrà l’ultimo tabù, con ogni probabilità nel 2013, quando sarà inaugurato il primo e unico casinò della Grande Mela. La città simbolo del potere occidentale, dove ogni giorno vengono ‘scommessi’ miliardi di dollari in azioni e prodotti finanziari derivati – paradossalmente – non ha ancora una propria sala da gioco. Eppure i guru di Wall Street hanno sempre investito nel gaming.
Il motivo è semplice: fino ad ora vi è stata una precisa volontà politica a non danneggiare l’industria del gioco della vicina Atlantic City. D’altronde molti ricci e potenti uomini newyorkesi, Donald Trump in testa, possiedono interessi molto forti nel New Jersey. Ma il vento politico sta cambiando e lo conferma il Governatore Andrew Cuomo che ha dichiarato di essere favorevole all’apertura di un casinò: i benefici per il turismo saranno notevoli secondo il suo staff e così anche nella Big Apple sarà possibile giocare a poker dal vivo in maniera legale.
Cuomo ha dichiarato al New York Daily News che, con ogni probabilità, la sala da gioco sarà aperta in una zona periferica. Il posto favorito è l’Aqueduct Racetrack, l’ippodromo del Queens, dove l’anno scorso è stato consentito alla multinazionale malese Genting Casino Resorts World di posizionare nella struttura, migliaia di slot machine, in modo tale da poter finanziare l’ippica, settore in crisi anche negli States. Inoltre gli asiatici sono già autorizzati ad offrire tutti i casinò games in versione elettronica. E l’ippodromo, nella sua versione rinnovata, ha già fatto registrare un’affluenza importante con circa 20.000 visitatori a week-end in autunno.
La stessa Genting – nel 2010 - ha inoltrato al Consiglio una richiesta formale per offrire anche i giochi da tavolo, poker compreso. A questo punto la società malese sembra in pole position per gestire il primo casinò di New York City ma non solo: gli asiatici hanno presentato un progetto per un mega Resort (in stile Las Vegas) che potrebbe sorgere nei prossimi anni nel cuore di Miami.
Diversi senatori di New York stanno lavorando per presentare in assemblea una modifica della legge che vieta il gioco d’azzardo nella Grande Mela ma oramai sembra solo una questione di tempo e poi le vecchie bische e club - in stile Rounders – rimarranno solo nella pellicola del celebre film. Cuomo ha ipotizzato anche un possibile referendum ma il Governatore sembra certo che entro il 2013 sarà raggiunto l’obiettivo.
I casinò di Atlantic City (da sempre meta preferita dei turisti e dei newyorkesi amanti dell’azzardo) tremano: la crisi nelle sale del New Jersey dura da parecchio tempo (a tal punto che il progetto dell’online è stato sospeso) e la concorrenza dei vicini stati del Connecticut e della Pennsylvania (che hanno approvato una nuova normativa sul gambling) si fa sentire. Il nuovo casinò di New York potrebbe essere il colpo di grazia.
I boss di Atlantic City stanno già studiano delle contromosse ed hanno sposato scelte differenti rispetto alla concorrenza: se a Las Vegas e Macao si va a caccia soprattutto dei players high stakes (quelli che in gergo vengono chiamati ‘balene’), in New Jersey invece si punterà sui piccoli pesci.
La Gambling Commission ha autorizzato le sale ad usare anche fiches da 25 e 50 cents, rispetto a quelle da 1$ (minimo), in uso in tutti i casinò degli States. L’idea è stata suggerita dai manager dell’Hilton Atlantic City (ACH) ma c’è chi ha ‘osato’ di più in New Jersey: il Golden Nugget ha ottenuto il permesso ad usare gettoni atipici, con valore pari a zero dollari che saranno impiegati nei tavoli della roulette. Non si è ancora capito quale sarà l’uso specifico delle fiches ma alla fantasia non c’è mai fine quando si parla di gambling.