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Phil Galfond: “Ho dedicato gli ultimi 14 anni al poker, ma ho sempre qualcosa da imparare”

Se Phil Galfond resta uno dei professionisti più amati dagli appassionati di poker non è solo a causa delle sue indiscutibili skills, ma anche per l’umiltà che lo contraddistingue fin dall’inizio della sua carriera. Un’umiltà rara nel nostro mondo, fatto di brag ed eccessi.

Che sia proprio questo il segreto del suo incredibile successo? Il diretto interessato ne ha parlato nel corso di un’intervista a CalvinAyre.com, nella quale non ha risposto in modo diretto ma ha fatto intendere che nel poker (e nella vita) è fondamentale non smettere mai di studiare e migliorarsi.

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Phil Galfond e l’importanza di imparare, sempre e comunque

Ho dedicato gli ultimi 14 anni della mia vita al poker“, ha dichiarato il top professionista. “Ma ciononostante continuo ad imparare anche oggi, ogni giorno. Imparo qualcosa di nuovo continuamente e per questo motivo posso dire che, nel mondo del business, sono ancora un fish!”

Come avevamo riportato, infatti, Galfond ha deciso di dedicare meno tempo al poker per lanciarsi in un’ambiziosa attività imprenditoriale: lanciare una poker room tutta sua. Nell’intervista ha però svelato di non dedicare le sue attenzioni solo a quel progetto.

“Sono partito con un singolo business e pochi dipendenti, oggi ho tre attività e decine di dipendenti. Ho tantissimo da imparare e non ho alcuna intenzione di fermarmi”.

La formazione personale, che sia nel poker o in altri campi, è un fattore fondamentale secondo lo specialista del PLO.

“Sono appassionato di tutto ciò che riguarda l’educazione. Penso che preparare le nuove generazioni a prendere le giuste decisioni sia fondamentale per avere un mondo migliore domani. Io personalmente imparo con l’esperienza e ho capito che nel poker non è un problema. Nel business, invece, devi essere più attento, perché devi rispondere ad altre persone”.

Phil Galfond: “Chris Ferguson? Voglio credergli, ma avrei voluto che parlasse”

Phil ha poi toccato un argomento delicato: Chris Ferguson e il suo ritorno sulle scene. Ha spiegato che prima dello scandalo di Full Tilt si conoscevano bene, ma dopo c’è stata parecchia delusione anche da parte di Galfond.

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“Ho trascorso abbastanza tempo con Chris prima dello scandalo di Full Tilt Poker. Mi colpiva sempre come una persona straordinaria, quindi oggi mi invento delle scuse mentali per perdonarlo: magari non ne sapeva niente… magari i suoi avvocati gli hanno detto di non parlare”.

Galfond crede che Ferguson non sia colpevole, ma gli attribuisce la colpa di non aver detto niente pubblicamente.

“Io credo che lui non sapesse davvero quello che stava succedendo con i fondi dei giocatori. In tal caso sarebbe colpevole di negligenza ma non certamente di frode. Ciononostante, avrei davvero voluto che dicesse qualcosa alla community. Non mi è piaciuto ciò che ha detto Howard Lederer, ma almeno ha detto qualcosa”.

“Amo il poker, giocare è una sensazione fantastica

Oggi Phil Galfond ha tutto quello che poteva desiderare: milioni di dollari in banca, una moglie che ama (e che gioca a poker high stakes all’Aria Casino), tre attività e una vita piena di soddisfazioni. Dunque, perché continuare a giocare a poker? Phil non ha dubbi.

“Potrebbe sembrare sdolcinato, ma continuo a giocare perché mi fa sentire vivo. Amo davvero questo gioco. Amo sedermi e giocare. Non mi piace dovermi preoccupare delle politiche delle partite live o dei seating scripts online, mi piace semplicemente giocare, senza pensare ad altro. Quando gioco e sono concentrato, è fantastico“.

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