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Phil Hellmuth: "La matematica? A certi livelli non serve a niente. Per tutti è più duro oggi, ma non per me"

Qualsiasi appassionato di poker conosce bene quanto sia egocentrico Phil Hellmuth e quanto adori stare sotto la luce dei riflettori. I suoi brag pubblici nel corso degli anni hanno fatto la storia, anche se ultimamente Poker Brat sembrava essersi dato una calmata sotto questo punto di vista. Pochi giorni fa, però, Hellmuth è tornato alla carica con una serie di dichiarazioni talmente estreme da risultare incredibili, soprattutto se si pensa che le ha pronunciate nel corso di un'intervista con il collega Alec Torelli, il quale ha poi mandato tutto online su Youtube.

"Tutti dicono che oggi giocare a poker è molto più difficile di una volta, ma per me non è così", ha esordito Phil. "Questo perché io continuo a esercitare le mie capacità di lettura. Su internet puoi imparare tutte le strategie del mondo, ma poi devi essere in grado di giocare live e nascondere la forza della tua mano". Da questa dichiarazione sicuramente rispettabile, Hellmuth passa in men che non si dica a un'inaspettata autocelebrazione: "Se ci pensi, è pazzesco quante deep run faccio ogni singolo anno nei tornei di No-Limit Hold'em. L'anno scorso ho anche fatto 5° nel One Drop, nonostante dovessi chiudere tra i primi tre. È tutto merito della mia capacità di lettura, dalla mia logica e dal mio modo di socializzare. Io parlo molto e con tutti al tavolo, perché voglio capire come sono percepito".

Come abbiamo già avuto modo di raccontare più volte, al giorno d'oggi il main game di Phil è diventato il cash game high stakes nelle partite private della Silicon Valley. In questo contesto ha avuto molte difficoltà nel 2015, pur riuscendo a recuperare tutto con gli interessi: "Non avevo mai perso per tre volte di fila in carriera, mai. Le mie vincite sono sempre state costanti. Poi l'anno scorso ho perso per tanti mesi consecutivi. Non riuscivo più a vincere. Alla fine ho recuperato tutto nel giro di una settimana. Una settimana!".

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Il suo segreto? Ciò che nessuno si aspetterebbe: "Ho capito che non avrei mai vinto 14 braccialetti senza mia moglie. Devi condividere il tuo successo con qualcun altro. Non alimentare troppo il tuo ego. Ho sostituito le foto di Clinton, Bush e Obama come sfondo del cellulare con le foto di mia moglie. Ora dico che abbiamo vinto, non che ho vinto".

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Tralasciando il fatto che Phil avesse la bizzarra abitudine di tenere la foto del presidente USA come sfondo dello smartphone, suona molto strano che sia proprio lui a sconsigliare di alimentare eccessivamente l'ego. Eppure Hellmuth la pensa proprio così, soprattutto per quanto riguarda gli avversari: "Tanti grandi giocatori sono spariti, completamente. Ciò che li ha distrutti è il loro ego. Quanti ragazzini vincono un torneo e dicono di essere meglio di Phil Hellmuth? Chi diavolo gli ha dato il permesso di nominarmi? Smettetela di sparare c*****e su di me! Parlano e poi spariscono nel nulla. Vedo questi ragazzini che vincono un torneo e spendono tutto in droghe e alcool. Questo è il primo segnale che l'ego sta prendendo il sopravvento".

Il 14-volte campione WSOP risponde poi a una domanda diretta di Alec Torelli, che gli chiede se sia più importante la matematica o la capacità di lettura per vincere a poker: "La realtà è che la matematica è molto più importante quando sei un giocatore scarso. Ai low stakes la matematica è imprescindibile e rimane importante fino a un certo livello. Quando arrivi agli high stakes la capacità di leggere gli avversari prende il sopravvento. Al 90% conta questa abilità, al 10% la matematica. Ad alti livelli tutti i "genietti della matematica" hanno le stesse abilità. Io ho giocato contro 100 di questi "genietti della matematica" tutti i giorni e posso dire che a la matematica agli high stakes non serve a nulla: devi guardare le tue carte e i tuoi avversari negli occhi".

In conclusione, Hellmuth dimostra che sulla questione dell'ego predica bene ma razzola decisamente male: "Tutti i più grandi giocatori nella storia del poker hanno provato un grosso bluff su Phil Hellmuth. Ma io li ho chiamati e ora hanno paura di bluffarmi, non vogliono fare c*****e con Phil. Per questo riesco ancora a vincere".

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