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Phil Hellmuth: l'asma lo tormenta, salta il Main Event?

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Era già successo alle World Series of Poker del 2011: Phil Hellmuth lottava per il titolo di Player of the Year e per l'agognato 12° braccialetto (quell'anno fece addirittura tre 2° posti) quando, soprattutto a causa dell'enorme stress, ebbe un malore nel bel mezzo della kermesse. Il suo problema era di tipo respiratorio, un fastidiosa asma che lo costrinse a rivolgersi alle cure di diversi medici e istituti specializzati di Las Vegas e della California.

A distanza di più di tre anni, il problema si è proposto nuovamente e in maniera ancora più marcata, soprattutto perchè la lontananza da casa (Phil si trova in Australia per giocare le WSOP APAC) deve aver aumentato l'ansia che inevitabilmente sopraggiunge quando si ha una crisi di asma. Il 13 volte campione WSOP, infatti, si è sentito male ieri mentre era al tavolo e, nonostante sia riuscito a riprendersi senza l'intervento di un medico, lo spavento è stato tanto grande da spingerlo a tornare a casa.

hellmuth

"Ho pagato il volo per tornare immediatamente a casa", ha dichiarato in un primo momento da Melbourne. Successivamente la rettifica: "Però poi mi sono fatto forza e ho pensato che non era una questione di vita o di morte". Pare dunque che "Poker Brat", nonostante le condizioni sicuramente non ottimali per sostenere una competizione stressante e impegnativa come le WSOP APAC, abbia deciso di restare e continuare a giocare, soprattutto in vista del Main Event di sabato.

D'altronde è noto a tutti quanto Phil sia ossessionato dai braccialetti WSOP e quanto voglia staccarsi il più possibile da tutti i suoi inseguitori (Ivey in primis), soprattutto dopo l'estate a secco di titoli. Proprio per questo motivo si trova in Australia anche se per lui le WSOP 2014 sono comunque state decisamente positive, con 7 ITM di cui un amaro 2° posto dietro a Ted Forrest. Un'estate che gli ha fruttato oltre 200.000 dollari di vincite lorde, numeri importanti ma non sufficienti per soddisfare Phil Hellmuth.

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Il campione californiano, infatti, ha rilasciato una serie di dichiarazioni molto chiare, prima attraverso un tweet ("Sono nella mia stanza di Melbourne a pensare a quanti errori ho fatto quest'estate mentre davo la caccia al 14° braccialetto") e poi parlando con i giornalisti presenti al Crown Casino, a cui ha esposto la sua filosofia di vita: "A prima vista si può pensare che siano state delle ottime WSOP ma non è così. A me piace solo vincere i braccialetti".

Non a caso ha scelto di restare in Australia, almeno finchè la situazione non dovesse peggiorare ulteriormente, e continuare a seguire il serratissimo programma: per quanto fastidioso, questo problema respiratorio non sembra essere sufficiente per fermare la caccia al 14° titolo WSOP.

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