La saga degli Ivey non finisce qui: come in una soap opera emergono i dettagli della separazione consensuale accettata dal campionissimo un anno fa. La disputa legale è ora sui termini finanziari dell’accordo. In particolare, con la crisi di Tiltware, la holding di Full Tilt Poker del quale è azionista, Phil Ivey non corrispondeva più gli alimenti all’ex moglie, conosciuta (per sventura sua, poi capirete…) sui banchi di scuola.
Nell’ultima puntata ci eravamo lasciati che Luciaetta Ivey aveva ricusato il giudice, reo di aver accettato finanziamenti elettorali (negli USA alcune cariche giudiziarie vengono assegnate attraverso il voto popolare) proprio dal campione californiano.
Da quel momento i termini della contesa si sono infiammati e nella giornata di ieri, gli avvocati di Ivey hanno reso pubblici sul quotidiano Las Vegas Review Journal, tutti i particolari dell’accordo. Tenetevi forte perché per il poker player è un vero bagno di sangue. Phil Ivey dovrà pagare un conto salatissimo per le sue “scappatelle” (causa principale del divorzio secondo le voci che si rincorrono sulla Strip).
Al momento della firma della separazione consensuale, la “povera” Luciaetta ha ricevuto una borsa da collezione da $ 1,2 milioni, gioielli dal valore di oltre 1 milione, una fuoriserie, la polizza per l’assicurazione sulla vita, un acconto per la sua nuova residenza e diverse altre attività che condivideva con l’ex marito.
Phil inoltre si è accollato il debito da 170.000$ sulla carta di credito più altri “15,1 milioni per debiti di gioco ed altre spese” secondo la versione dei propri legali. La Signora Ivey aveva un tenore di vita 'leggermente' sopra la media.
Luciaetta avrà diritto anche al 50% della vendita della casa, un assegno mensile per 180.000$ fino a quando Phil riceverà proventi da Tiltware e il 40% degli utili di tutte le altre attività del giocatore che, per onorare questo accordo, rischia seriamente di andare broke.