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Phil Laak

Phil Laak: "Se vuoi vivere per sempre, devi fare qualcosa che resti"

Se il gioco del poker è uscito dalla sua nicchia per diventare un fenomeno di massa, lo si deve anche a personaggi carismatici ed eccentrici come Phil Laak. Come dimenticare il suo periodo da ‘Unabomber’? Felpa allacciata, cappuccio calato in testa e lo spettacolo poteva cominciare.

Nella sua lunga carriera, Phil Laak ha vinto ‘solo’ $3,7 milioni di dollari nei tornei live. Difficilmente sarà ricordato come uno dei player più vincenti, ma il suo lascito probabilmente durerà molto di più…

L’origine del termine “felted”

In una recente intervista pubblicata su PokerNews.com, Laak ha spiegato come è nato il termine ‘felted’, utilizzato nel gergo pokeristico per indicare un giocatore a cui non è rimasto più nemmeno il becco di un quattrino.

Sei mesi dopo averlo pronunciato, quel termine si era già radicato, almeno localmente”, ha spiegato il compagno di Jennifer Tilly. “Sapevo già che prima o poi avrebbe trovato il suo posto pratico nell’universo dei termini pokeristici. Me lo sentivo. Sapevo subito che era un termine che poteva durare”.

Il termine ‘felted’ ha origine nelle partite cash che Laak frequentava in California, agli inizi del nuovo millennio: “Ricordo di averlo usato in una conversazione con un tizio che aveva perso tutto. Affinché durasse, doveva essere usato anche dalle altre persone”.

Il buon Phil era più che consapevole di ciò che stava facendo: Se vuoi vivere per sempre, devi creare qualcosa. Qualcosa che duri a lungo, come il Buddismo. Buddha è morto, ma la sua filosofia continua. Non che ‘felted’ sia da paragonare al Buddismo, è solo un termine e non una cosa interessante, ma se continuasse ad esistere tra 500 anni e fosse usato ogni volta che un tizio va broke, una piccola parte di me resterebbe, perché è difficile lasciare qualcosa. Mi fa piacere che il termine possa facilmente sopravvivermi”.

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Phil Laak: “Gli High Roller? Non sono divertenti”

Il pokerista americano non è più un frequentatore assiduo dei tornei come qualche anno fa, ma questo non significa che la cosa non gli interessi più: “Cerco di fare altro, ma alla fine continuo a giocare. Mi piacciono i giochi, sono così divertenti: non posso farne a meno”.

A dispetto di tanti suoi colleghi, Laak non ama molto i tornei high roller: “C’è il Poker Masters, ma non credo che parteciperò. Non mi piace quel genere di cose. Ai tempi negli High Roller secondo me tutti avevano una chance. Oggi sono roba da super elite, da geni stampa-soldi. E non ci sono molti player divertenti. A me piace giocare con gente che si diverte, e non sono in tanti a farlo quando devono spendere $100k o $25k”.

A proposito di programmi futuri, Phil ha notato come la compagna Jennifer Tilly sia più impegnata di lui: “Penso giocherà il Poker After Dark a settembre. Devo tornarci anche io, è un po’ che non gioco a poker in tv. Mi sembra di stare diventando invisibile. Un tempo viaggiavo molto, oggi non più”.

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