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Safiya Umerova: "Il braccialetto WSOP è l'inizio della mia carriera"

Se per molti professionisti vincere il braccialetto delle WSOP rappresenta un punto di arrivo, ma per altri può essere un punto di partenza. È questo il caso di Sofiya Umerova, giocatrice 28enne che alle ultime WSOP ha attirato più di un'attenzione, sia perché è stata la seconda donna in due giorni a trionfare, sia per la vittoria di un evento non proprio semplicissimo.

La poker player di origini russe ha sbaragliato la concorrenza nell'evento Shootout da 1.500$, dominando i primi due tavoli e gestendo in maniera ottimale l'ultimo. Al final table ha avuto la meglio su big come Vanessa Selbst e Sam Greenwood, mentre in heads-up ha piegato l'eccentrico Niall Farrell, rimasto folgorato dal suo gioco ma anche e soprattutto dalla sua bellezza.

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La Umerova ha rilasciato un'intervista a Cardplayer.com per raccontare qualcosa su di sé, in particolare sulla carriera nel poker che ha subito una svolta netta dopo la conquista del titolo WSOP.

"Ho conosciuto il poker grazie alla televisione", ha spiegato. "Le WSOP e il WPT hanno catturato la mia attenzione, così nel 2011 ho iniziato a giocare nei casinò di Los Angeles (dove vive, ndr). All'inizio era solo per divertirmi, non pianificavo di diventare pro. Volevo solo passare del tempo con i miei amici".

Da una semplice passione a una professione: è un percorso comune a molti poker pro, ma nel caso di Safiya Umerova tutto è successo molto in fretta. "Quando ho iniziato a giocare i tornei nel 2014 ho capito che potevo fare del poker una carriera. A quel punto ho cominciato a studiare intensamente il gioco. Da gennaio di quest'anno ho giocato di più e ho iniziato ad avere successo".

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Nel giro di un anno e mezzo Safiya è passata da giocatrice amatoriale a professionista. Ma ora che si è messa al polso il braccialetto, non ha intenzione di sedersi sugli allori: "Sicuramente voglio vincerne altri. Dopo averne conquistato uno si alza l'asticella e sento che devo conquistarne altri per legittimare il primo. Ora come ora il mio obiettivo è di giocare in field molto difficili, che significa inevitabilmente migliorare il proprio gioco. Viaggerò di più, e presto giocherò il mio primo EPT".

Oltre al braccialetto WSOP, ha anche vinto un titolo del LAPC
Oltre al braccialetto WSOP, ha anche vinto un titolo del LAPC

Confrontarsi contro i giocatori dell'European Poker Tour (notoriamente il circuito più difficile) non significa abbandonare la voglia di imparare. Per questo motivo Safiya continuerà a mettersi alla prova anche nei tornei low stakes: "Devo mettere più ore nel poker giocato. Occupo moltissimo tempo a studiare il gioco lontano dal tavolo, ma non abbastanza a giocarci. Non posso permettermi di giocare troppi tornei costosi, quindi mi allenerò in quelli più piccoli. Li mixerò".

Oltre al duro lavoro, l'altra caratteristica di Safiya Umerova è l'umiltà: "Sono abbastanza sicura di me e ho un buon istinto, ma questi fattori non bastano a superare l'esperienza dei miei avversari. Alcuni di loro hanno giocato milioni di mani i  più di me. Se lavorerò sodo e imparerò dai miei errori, potò raggiungerli".

Determinazione, studio e umiltà: questa è la strategia di Safiya Umerova per provare a sfondare definitivamente nel mondo del poker. Sarà sufficiente per farla restare sulla cresta dell'onda? Lo scopriremo solo nelle prossime settimane, magari già dall'EPT di Barcellona che inizia domani...

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