Sam Trickett ha vinto tutto lo scorso anno: piatti milionari alle partite di cash game high stakes a Macao, un torneo prestigioso come il Partouche Poker Tour ed il torneo high roller dell'Aussie Millions. Tutto, tranne che un braccialetto WSOP.
Eppure anche questo obiettivo non gli è sfuggito di molto, se pensiamo che alle WSOPE di Cannes è arrivato quarto nel torneo di Pot Limit Omaha che ha visto come runner-up il nostro Michele Di Lauro: “Persino Phil Ivey non ha mai vinto un braccialetto nel No Limit Hold'em, è piuttosto difficile – spiega Trickett – gioco anche i mixed games, ma li sto ancora imparando e non mi sento così competitivo come altrove, sebbene quest'anno abbia intenzione di provare ad affermarmi proprio in queste varianti”.
In pochissimo tempo questo ragazzo è arrivato a giocare livelli talmente alti che ormai soltanto a Macao ci sono partite live a cui possa sedersi, senza avere la tentazione di bruciare tutto il proprio stack dilaniato dalla noia o dalla voglia di vincere qualsiasi piatto ad ogni costo.
Eppure anche per chi come lui è davvero arrivato in cima non esiste soltanto la vittoria, come ha scoperto nell'ultimo viaggio in oriente, quando tanto per gradire ha perso un piatto da un milione di dollari finendo all-in su flop JTx con KQ e perdendo contro l'avversario che ha mostrato allo showdown la bellezza di 94...
Rischi di un mestiere inadatto ai deboli di cuore, evidentemente, gli stessi che si corrono nello stackare amici che poi non riescono ad ottenere il successo sperato: “Mi è capitato di finanziare alcuni amici, in realtà più per spronarli a far bene che aspettandosi di ricavarne un profitto, ma le cose non mi sono mai andate bene in questo senso. Con una persona in particolare ci ho rimesso parecchio denaro, e tirando le somme credo di aver perso circa un milione di sterline in questa attività...”.
Una vera fortuna insomma, ma quando alla fine i risultati arrivano ad assomigliare a quelli conseguiti da Sam Trickett non c'è neppure da chiedersi se il gioco valga la candela...