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Steve Wynn vs Joe Francis: il re dei casinò contro il re del porno

Steve WynnQuando la cronaca giudiziaria si intreccia con quella patinata, spesso il mondo del gioco è capace di raccontare storie divertenti. Il re del soft porno USA contro uno dei più potenti magnati del mondo dei casinò in una storia di soldi, sesso, debiti, querele e minacce.

Il primo è Joe Francis, 39enne imprenditore americano creatore del brand Girls Gone Wild, diventato un colosso nel settore dell'intrattenimento soft-core. L'altro è il celeberrimo Steve Wynn, proprietario della Wynn Resorts e uno dei fautori dell'impetuoso sviluppo di Las Vegas e della sua Strip.

La storia fra i due ebbe inizio qualche anno fa, quando un debito di gioco per circa 2 milioni di dollari, accumulato da Francis nei confronti di Wynn, diede il via a una serie di accuse e querele poi sfociata una prima volta in tribunale.
In sostanza, Francis accusava Wynn di averlo adescato con delle prostitute, e quindi drogato durante la sua scorribanda (perdente) ai tavoli verdi. Il giudice diede allora ragione a Wynn, ma la diatriba fra i due era in realtà solo rimandata.

I due si sono affrontati altre volte, e anche recentemente Francis è tornato alla carica, lamentando che Wynn lo avrebbe minacciato di ucciderlo e quindi seppellirlo nel deserto. Wynn lo ha prontamente querelato e la cosa è nuovamente finita in tribunale.

Joe FrancisFrancis questa volta ha tirato in ballo nientemeno che Quincy Jones (noto musicista e produttore discografico), suo vicino di casa e amico di vecchia data proprio di Wynn, il quale gli avrebbe confidato di aver visto una email in cui Steve minacciava di morte Joe.

"Niente di più falso", ha tuonato Wynn quasi divertito. Il motivo? "Non ho mai mandato una email in vita mia!". Comunque sia, Quincy Jones è atteso nei prossimi giorni come testimone nell'ennesima causa tra i due.

"Un impenitente vizioso fuori controllo". Così Wynn ha definito Joe Francis, durante l'ultima udienza. Il legale del re del porno cerca di approfittarne, e si è detto convinto che la storia del debito insoluto sia sufficiente per indurre il tycoon di Las Vegas a minacciare di morte il suo assistito.

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Houston si sta dando da fare per dimostrare che Wynn è un uomo incline alla minaccia, e per fare questo ha tirato fuori una storia risalente addirittura agli anni '80: una intervista con la giornalista Meredith Vieira per la celebre trasmissione "60 minutes". Durante quell'intervista, sollecitato su alcune presunte attività illegali presenti nei suoi casinò, Wynn sostenne con un enorme sorriso di essere uscito assolutamente pulito da quella vicenda, ma poi esclamò "se scopro che questo viene tagliato nel montaggio del servizio, vi strangolerò entrambi". Abbiamo ripescato per voi il video, che termina con lo steso Wynn che si sfila il microfono e va via, rifiutando di rispondere ad altre domande "scottanti":

"Ma non avete sentito la sua risata?" ha sostenuto Wynn in aula dopo che è stato mostrato nuovamente la clip della frase incriminata. Ma all'avvocato Houston, più che una risata, quello della Vieira è parso un fremito di terrore. Basterà tutto questo per convincere la giuria?

fonte: Los Angeles Times

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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