Ricorderete certamente la mano fra Johnny Lodden ed Adrian Mateos di cui tanto si è discusso durante il tavolo finale dell'EPT di Montecarlo: se in molti l'hanno etichettata come un grande momento di poker, un giocatore esperto come "forhayley" ha sfoderato tutta la sua ironia al riguardo su RunItOnce.com.
Nell'ormai celebre sito di coaching di Phil Galfond si è infatti discusso della mano così come altrove, cercando di mettere in evidenza un'apparente contraddizione in cui sarebbe caduto lo spagnolo nell'esporre il suo thinking process. "E' strano che pensi allo stesso tempo che si tratti di un buono spot dove bluffare e che valuebetterebbe una mano come AJ al river - ha provato ad argomentare Nick Howard, uno dei coach - significa che deve chiamare con un sacco di coppie, e allo stesso tempo avere abbastanza nel range da foldare troppo".
Il russo "forhayley", che come forse saprete frequenta ormai da tempo i tavoli di cash game high stakes, sembra concordare con l'osservazione di Howard, ma anziché argomentare il suo punto di vista decide di scherzarci sopra: "Amico mio, questo è un poker elegante - esordisce ironicamente - non vedi quanto sono sick questi due duri?".
Di solito i giocatori di cash game, parlando naturalmente in generale, considerano i torneisti inferiori tecnicamente, in quanto non avvezzi a giocare deepstack né in maniera particolarmente bilanciata, oltre a fare troppo affidamento (almeno secondo una certa corrente di pensiero) ad aspetti come il flow del game senza avere sufficienti elementi per trarne delle conclusioni.
Il russo sembra abbracciare questa filosofia, almeno nell'occasione, visto che prosegue con tono marcatamente sarcastico: "Non c'era davvero niente che ciascuno di loro avrebbe potuto fare in modo diverso in questa mano, entrambi hanno massimizzato la loro EV con giocate veramente sick - insiste - lo spagnolo è semplicemente stato un po' più sick e aveva posizione. Come puoi anche solamente pensare di mettere in dubbio la logica dietro alle loro linee, sono semplicemente troppo sick perché tu possa capire...". O forse no...