Vai al contenuto
I casinò di Macao

Troppi turisti per i casinò di Macao: e se chiudessero le frontiere?

[imagebanner gruppo=gazzabet]

C'è chi farebbe carte false pur di promuovere il turismo e aumentare il numero di visitatori nel proprio Paese, e c'è chi invece, a quanto pare, ha decisamente il problema opposto. I casinò di Macao sono un'attrazione talmente stuzzicante - nonostante un periodo di crisi - che il governo dell'ex colonia portoghese sta pensando a come porre un freno all'afflusso degli stranieri.

L'anno scorso, l'unica zona cinese in cui il gambling è consentito ha fatto segnare la cifra record di 31,5 milioni di visitatori, due terzi dei quali sono composti da persone provenienti dalla madrepatria. Cosa più importante, gli analisti prevedono cifre in aumento del 5% per il 2015.

La combinazione di questo alto numero di visitatori e della dimensione ridotta del territorio è diventata fonte di preoccupazione per il governo, talmente tanto che ora si sta cercando il modo per allentare il flusso di turisti che visitano Macao.

Parlando ad una radio locale, il segretario per gli Affari Sociali e la Cultura, Alexi Tam Chon Weng, ha dichiarato che il governo sta pensando a come rivedere il metodo di distribuzione dei permessi agli stranieri, in particolare l'Individual Visit Scheme, molto popolare tra i turisti provenienti dalla Cina.

Qualora il governo non dovesse trovare una soluzione al problema del sovraffollamento, si potrebbe arrivare addirittura alla soluzione estrema: impedire ai turisti l'accesso al territorio. Il che sarebbe un paradosso probabilmente senza precedenti, ma tant'è.

 

 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il fatto è che secondo Tam, il problema a Macao è davvero serio: "Se Macao è così affollato che la gente non riesce nemmeno a salire sull'autobus o a trovare un ristorante dove cenare, penso che saranno i turisti stessi ad evitare di venire", ha dichiarato alla stampa locale.

Anche se Tam avrà sicuramente i suoi validi motivi, tagliare il numero di turisti a Macao, o mettere un "cap", non è un'idea uniformemente condivisa. L'agenzia di intermediazione giapponese Nomura, per esempio, ritiene che queste soluzioni avrebbero un effetto significativo sull'industria dei casinò. Non certo l'ideale, visto che le sale da gioco si trovano nel bel mezzo di uno dei più duri periodi di recessione della loro storia pur recente.

Mettere in pratica la proposta del "cap" significherebbe probabilmente che il governo ponesse un limite ai visitatori che arrivano a Macao attraverso il summenzionato Individual Visit Scheme, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza tipo il capodanno cinese e la Golden Week di ottobre.

Dal momento che i casinò puntano molto su queste due vacanze per fare cassa il più possibile, imporre un cap in questi due periodi potrebbe avere un effetto drammatico sugli introiti delle sale da gioco.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI