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Il video poker di Phil Hellmuth al Bellagio, un autogol per tutti

[imagebanner gruppo=pokerstars]Phil Hellmuth è un'icona a Las Vegas, a tal punto che uno dei casinò più noti della Strip, il Bellagio, ha deciso di posizionare al proprio interno un video poker con Poker Brat in azione.

IGT ha sviluppato questo nuovo gioco sfruttando l'immagine non solo di Hellmuth, ma anche del leggendario Johnny Chan.

Gli appassionati potranno quindi sfidare il campione di Palo Alto in una sessione di heads-up Limit Hold'em.

Il consiglio è quello di prendere informazioni sul payout (la percentuale che in media viene restituita ai giocatori su un ciclo ben definito di giocate) prima di sedersi davanti alla "macchinetta".

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Il selfie di Liv Boeree al Bellagio con il video poker alle spalle

In genere, questo tipo di giochi non sono famosi per essere molto generosi nei confronti degli scommettitori, anche se a Vegas le percentuali dei payout di solito sono più alte rispetto alle slot posizionate nei casinò fuori dal Nevada.

E, come noto, i video poker non hanno nulla a che vedere con il texas hold'em e la famiglia degli skill games. Non fatevi ingannare dal nome.

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Non è il massimo pensare che alla fine Phil Hellmuth e Johnny Chan si prestino ad un’operazione commerciale del genere, quando per anni hanno combattuto per sdoganare il poker dagli altri giochi d’azzardo.

Tutto ciò suona come un autogol per il movimento pokeristico, visto che negli States è in fase di studio una legge che prevede il divieto assoluto del gambling online ed una parte dei sostenitori (Harry Reid) stanno cercando una soluzione per salvare il poker, essendo uno skill games. Ma non è semplice far capire all'opinione pubblica la differenza.

Tempismo perfetto!

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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