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La fake news su Yanet Garcia e il gamer che perde ma continua con le bomberate alla faccia di bacchettoni e cliché

Vi ricordate del pro gamer di Call of Duty Douglas Martin che aveva lasciato la sexy meteorina messicana Yanet Garcia? Vi avevamo raccontato la reale storia in questo pezzo al netto dei cliché dell'opinione pubblica.

Martin aveva giustificato l'ardita scelta solo "per concentrarsi al 100% sulle prossime sfide". I media generalisti hanno strumentalizzato tutto e fatto passare la news (che in realtà era un bel fake) come la classica storia dello "sfigato smanettone" che pensa ai video games e trascura la fidanzata. Mah...

Douglas Martin non era riuscito a qualificarsi al primo stage di Call of Duty World League. Da qui secondo molti, preso dalla sconforto, il noto gamer professionista avrebbe lasciato la bella Yanet per concentrarsi al 100% sul suo lavoro.

Cambiato team le cose sono andate leggermente meglio: ‘FaZe Censor’ (il suo nick di battaglia) si è qualificato con la sua squadra per le fasi finali ma non è riuscito ad andare oltre agli ottavi della World League Championship. Ma stiamo comunque parlando di livelli tecnici molto alti e Martin si è confermato tra i top al mondo. Con il suo team ha vinto un premio di consolazione di €16.000.

Hanno vinto il torneo gli Evil Geniuses che si sono aggiudicati 600.000$. Douglas ha comunque twittato che il suo obiettivo è quello di tornare presto a vincere. C'è attesa per  Call of Duty Black Ops 4.

Il gamer ha anche dichiarato che "non tornerò con Yanet". Ed in queste ore la stampa si è scatenata. I media generalisti tornati alla carica con il solito disco rotto.

Il messaggio che sta passando sui principali canali è la solita storiella: "lo sfigato che ha mollato la fidanzata per i video-games ha perso il torneo". I commenti si sprecano in tal senso, in un paese di bacchettoni come l'Italia dove l'opinione pubblica e il Governo devono programmare ogni scelta dei nostri giovani, facendo leva sui soliti messaggi demagogici. 

In realtà Martin Douglas, se proprio volete conoscere la realtà, non è uno sfigato, tutt'altro.Al massimo lo può essere chi prova ad imporre regole ed abitudini di vita dall'alto e critica le scelte altrui e soprattutto ragiona per cliché (ma lo fa solo per convenienza).

L'aspetto buffo è che il ragazzo è l'opposto di come è stato descritto. Dal suo Tweet vi sembra uno sfigato smanettone dipendente da video games come è stato descritto?

Il gamer ha oltre 2,5 milioni di fans su Youtube e tra questi 2,5 milioni di followers vi sono anche molte ragazze. Non stiamo parlando di un ragazzino pieno di brufoli... Martin ha anche tante fan donne e, secondo i ben informati, la storia che ci hanno raccontato è ben diversa dalla realtà. Da ragazzo ventenne ha voglia di sentirsi libero e di vivere, senza vincoli sentimentali, la sua giovinezza, come d'altronde fanno molti suoi coetanei. C'è qualcosa di male? I video games non c'entrano nulla.

Yanet Garcia

Quella raccontata alla sexy meteorina messicana (sicuro c'è la fila per consolarla) è solo una scusa, una scusa tipica di un ragazzo che nell'ambiente è considerato una sorta di "bomber"... alla Bobo Vieri per intenderci. Non serviva una laurea in matematica o logica per capirlo. E' una visione troppo maschilista? No, è la realtà delle cose, è quello che è accaduto. A volte la scelta di troncare spetta agli uomini, altre volte alle donne.

Attraente, famoso e con qualche soldino in tasca, perché non dovrebbe godersi la vita con leggerezza e pensare anche alle sue stimolanti sfide professionali? Ha mollato la meteorina più sexy del pianeta? Ed allora che male c'è?

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Ah no scusate, questa non è una condotta di vita gradita a chi ci vuole insegnare come bisognerebbe vivere, tutto casa, famiglia, chiesa.

Solo che nel nostro paese, se si esce da quella strada, si commette peccato. Valgono più le parole dei bacchettoni che vogliono imporci le loro regole di vita (per loro convenienza) e che gridano allo scandalo se non condividi le loro idee, frutto peraltro di una visione, di una cultura e mentalità ristretta : sono convinti di conoscere una materia o un settore solo perché hanno guardato un film. Conducono spesso battaglie violente che si basano su falsi dati e statistiche inventate.

Vi raccontano che il gioco (in tutte le sue forme) è il peggiore di tutti i mali (che male c'è se una persona si fa una partita a poker da €10 o sta due ore davanti ad un pc a giocare a Fifa?).

A seguito di questa storia gonfiata dall'opinione pubblica ci sono già stati dei primi mugugni da parte di politici. Ma a prescindere da tutto, è da un pò di anni che anche il gaming è entrato nel mirino dei ben pensanti. Solo due settimane fa vi è stata un'interpellanza in Parlamento europeo sulla dipendenza da video games.

Vittorio Sgarbi ha detto in un'intervista rilasciata al TG5 ieri sera: "il gioco non va guardato con sospetto ma come una componente fondamentale della dimensione ludica dell'uomo. Per me la ludopatia non esiste, esiste il vizio. Gli uomini vivono per i  loro vizi. Vietare la pubblicità è un'onda moralista senza senso e una scemenza".

Ha aggiunto all'agenzia Agimeg: "Viene considerata una malattia il vizio del gioco, che invece è semplicemente una inclinazione. Non riesco a immaginare come lo Stato possa intervenire per castigare quelli che si ritengono vizi. Non riesco a capire perché si debba sindacare su come una persona vuole spendere i propri soldi". 

"C’è un conformismo generale che non rientra nelle appartenenze politiche ma nell’incapacità di pensare. Si è diffusa l’idea che sia giusto cercare di aiutare le persone a non avere vizi...".

Forse sarebbe meglio pensare con la propria testa e non farsi influenzare dai campioni della demagogia (che si arrogano il diritto di dire cosa è dignitoso e cosa non lo è), o da un'opinione pubblica che ragiona solo per cliché.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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