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George Holmes (courtesy of Danny Kim - PokerNews)

George Holmes, la rimonta che tutti sognano: da 1bb a vice chipleader del final table

Se c'è un mito che non tramonta mai, nel poker, è quello di Jack Strauss. O meglio, quello del "one chip, one chair", lo slogan che sintetizza la magia dei tornei di poker. Forse perché l'uomo tende per sua natura ad apprezzare molto meglio qualcosa (o qualcuno) quando è sul punto di perderlo o lo ha già perso, ma l'idea della rimonta vincente dopo essere rimasti cortissimi è un topic sempre caldo nel poker, un riempipista vero, perché il livello di adrenalina che riesce a liberare non può che affascinare tutti gli appassionati di questo gioco. Ogni tanto riaffiorano nuovi esempi di queste epiche rimonte, ed è proprio il caso di George Holmes nel WSOP Main Event 2021.

George Holmes (courtesy of Danny Kim - PokerNews)
George Holmes (courtesy of Danny Kim - PokerNews)

Da 475.000 a 83.700.000: la rimonta da sogno di George Holmes

Siamo al day 7 con gli ultimi 27 giocatori rimasti di 6650, durante il livello 32: 150.000/300.000 e bb ante 300.000. George Holmes e Jack Oliver finiscono ai resti preflop, con quest'ultimo che si scopre dominante forte dei suoi a k e Holmes che parte dietro con k q . Il board 7 6 j 5 4 non cambia nulla e il piatto da quasi 18 milioni va nella direzione di Oliver. I due erano praticamente pari stack, ma Holmes aveva qualcosina in più: il dealer gli restituisce 475.000 chips. Al "cambio attuale" è poco più di un big blind e mezzo.

Si tratta di uno di quei casi in cui non sei ancora eliminato, ma una gran parte di te aspetta solo che ciò accada. Una piccola parte, invece, ci spera ancora. E fa bene.

"L'aiuto" di Onikoul

Poche mani più avanti George le butta dentro, trovando quattro call. Sul flop 9 7 3 Onikoul punta 650mila, facendo foldare gli altri avversari e vincendo così il piccolo side pot, ma di fatto aiutando Holmes che gira 9 6 , i quali risultano avanti agli 8 8 . j turn e 6 river non cambiano nulla e George Holmes risale a circa 2 milioni.

George spicca il volo

2 milioni sono in quel momento sempre meno di 10 big blinds, ma è già un altro respirare. Certo, però,  nemmeno il più sognatore tra gli ottimisti potrebbe immaginare ciò che sarebbe accaduto da lì in avanti. Nel giro di 1 ora e mezza le chips erano diventate 16 milioni, alla pausa cena 20 milioni, alla fine del quarto livello di giornata 32 milioni fino al cooler che cambia i destini suoi e di Chance Kornuth.

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Il cooler con Chance

Quest'ultimo, senza ombra di dubbio il più esperto e vincente tra i giocatori rimasti, si trova in un imparabile colpo con AK vs AA di Holmes, che incassa, elimina il rivale e vola a 68 milioni. Finita? Neanche per idea.

Al termine del day 7 George Holmes non solo è tra i magnifici 9 finalisti che si giocheranno il braccialetto del WSOP Main Event, ma anche come secondo in chips a 83.700.000. Una dotazione che equivale a 106 big blinds, al momento della ripresa del gioco.

Comunque vada, la rimonta di George Holmes è tra le più incredibili e folgoranti mai viste nel Main Event.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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