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Il braccialetto che verrà assegnato al WSOP Main Event 2021 (Courtesy PokerNews & Hayley Hochstetler)

Il WSOP Main Event e la registrazione tardiva al day 2, infiamma il dibattito: i pareri dei pro

In principio, arrivare a un torneo di poker dopo lo "shuffle up and deal" significava non potervi partecipare, compreso il torneo dei tornei: il WSOP Main Event. Poi anche quest'ultimo si è adeguato al mercato e, da diversi anni, era possibile la registrazione tardiva entro i primi 3 livelli. Dal 2019 le cose sono cambiate ancora una volta, poiché le WSOP hanno reso possibile iscriversi direttamente al day 2 del Main Event. In questa edizione le maglie si sono ulteriormente allargate: ci si può iscrivere entro i primi due livelli del day 2. Ma come la pensano i giocatori? Poche volte c'è stato un dibattito più acceso, in realtà.

Il braccialetto che verrà assegnato al WSOP Main Event 2021 (Courtesy PokerNews & Hayley Hochstetler)
Il braccialetto che verrà assegnato al WSOP Main Event 2021 (Courtesy PokerNews & Hayley Hochstetler)

Registrazione al day 2 del Main Event: il sondaggio di Mike Matusow

Già nel 2019 lo storico commentatore delle WSOP Norman Chad aveva espresso tutto il suo disgusto per la scelta della late registration al day 2 e diversi giocatori (della vecchia scuola ma non solo) la pensavano come lui. Quest'anno a lanciare il sasso è stato Mike Matusow, che su Twitter ha intrapreso una sorta di "guerra santa" contro il provvedimento delle WSOP. Matusow è addirittura un integralista, nel senso che secondo lui la regola per i tornei di poker dovrebbe essere "non riesci a presentarti in tempo? Non giochi". E, a giudicare dai risultati del sondaggio che ha indetto su Twitter, in diversi la pensano come lui:

 

Negreanu dice sì

Tra quelli che non la pensano così, e non è una novità, c'è Daniel Negreanu

I pro e i contro

Gli argomenti sono dunque abbastanza consolidati fra i due schieramenti.

  • Chi è contro: è generalmente della vecchia scuola, considera un vantaggio illecito quello di iscriversi quando una certa percentuale di giocatori è già out, ritiene che questa possibilità favorisca troppo i giocatori più ricchi e/o professionisti e vedrebbe di buon occhio un ritorno alle origini
  • Chi è pro: ritiene che sia un bene per il poker questa possibilità, per raggiungere certi montepremi, perché comunque entrando al day 2 lo stack è ridotto rispetto a chi ha potuto accumulare chips al day 1

Late registration al day 2 del Main Event, sì o no? I pareri degli italiani

Ma come la pensano i professionisti italiani? Abbiamo interpellato una serie di noti player di casa nostra, più che altro ponendo la questione con i due estremi.

Per il WSOP Main Event, cosa sceglieresti fra

  • Giocare dal primo livello del day 1, con 300 big blinds e 10 ore piene al tavolo
  • Entrare direttamente al day 2, con 75 big blinds ma risparmiandosi un intero giorno di torneo

I categorici

Sergio Castelluccio

I pareri sono prevalentemente concordi nel disputare questo torneo a partire dal day 1. Sergio Castelluccio è tra i più categorici, e anzi è fortemente dubbioso che ci possano essere dei reali vantaggi iscrivendosi al day 2 di questo torneo: "Se ci sono, sarei davvero curioso di ascoltarli".

Marcello Miniucchi e Gabriele Re

Di parere identico sono Marcello Miniucchi e Gabriele Re. Per il professionista marchigiano, che per lavoro è piuttosto abituato alle maratone al tavolo live, seppure a quelli di cash game, "il vantaggio di giocare così deep da professionista è imperdibile". Anche "Kingmave" la pensa sostanzialmente come Miniucchi: "Con quella deepness, e con tutti gli errori che commettono gli occasionali, non esiterei a scegliere il day 1".

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La passione di Bonavena

Anche un navigato campione, tra i più esperti in assoluto di poker live e primo italiano a vincere un EPT, concorda. Salvatore Bonavena inserisce un altro elemento, che non è da sottovalutare poiché stiamo parlando pur sempre di un gioco: la passione. "A me piace sempre tantissimo giocare, quindi non mi pesa farmi le 10 ore in più al tavolo, anche per tutti i vantaggi che comportano", dice Mr EPT.

Salvatore Bonavena

I possibilisti

Terziani: "Late reg sì, ma qui no"

Infine registriamo i pareri di Stefano Terziani, Gabriele Lepore e Carlo Savinelli. Questi tre non sono "integralisti" del day 1, ma in un torneo del genere tendono a preferirlo comunque. Terziani è tra quelli che per primi hanno sposato la causa della late registration, studiandola profondamente sia live che online, "ma qui è diverso", dice il pro e coach toscano: "Questo è un torneo particolare, nel quale nonostante il buy-in molto alto il livello del field iniziale è molto, molto scarso. Ci si trovano gli avventurieri che vogliono comprarsi il sogno, il signorotto annoiato, quello che si diverte a speware... Ecco, questo è l'unico torneo al mondo in cui consiglierei tassativamente l'iscrizione già al day 1".

Savinelli e lo stress

Carlo Savinelli inserisce l'elemento del logorio fisico. "A me è capitato una volta di fare day 4 (324° nel 2013, ndr), e alla pausa cena devo confessare che la fatica fisica e mentale era notevolissima", racconta Carlo, che prospetta dunque una possibile scelta tra la possibilità di prendersi i vantaggi tipici di un professionista e quella di arrivare al day 2 molto più riposati. Tuttavia anche la sua scelta sarebbe la medesima: "Questo è un torneo che si gioca una volta sola nell'anno, tutto sommato me lo vado sempre a vivere dal day 1."

Galb e il fattore fatica

Anche "Galb" prende in considerazione il discorso del logorio fisico, ipotizzando due diversi scenari: "Se sono appena arrivato - o arrivato da poco - a Las Vegas, dunque al top del mio equilibrio psicofisico, mi ci fiondo fin dalla prima mano del primo livello. Se invece fossi stanco dopo un mese e passa di WSOP, allora forse la scelta più saggia sarebbe quella di entrare al day 2. Oddio, a dire il vero se fossi stanco la scelta più giusta sarebbe di non giocare. Ma una volta che sei lì e c'è il Main che fai, non lo giochi?"

Con la consueta saggezza di Galb chiudiamo la rassegna dei pareri da parte dei giocatori italiani. E voi, cosa fareste?

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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