Ricordatevi sempre che negli Stati Uniti potete fare i furbetti nel tenere certe condotte ma su una cosa non si scherza mai: le tasse! Se evadi, stai tranquillo che anche se vivi o ti nascondi dall’altra parte del mondo, a costo di mandarti i Marines a bussarti alla porta di casa, ma prima o poi l’IRS (l’agenzia fiscale a stelle e strisce) ti verrà a prendere.
Tenetelo a mente, mentre leggete la storia che vi sto per raccontare,
In questo Articolo:
- 1 Cosa combinavano Ali e Yousef Jaafar con la lotteria del Massachusetts
- 2 Lotteria: incassati 14.000 biglietti
- 3 Come si calcolano negli USA le tasse sulle vincite
- 4 Come la famiglia Jaafar riusciva a acquistare i biglietti giusti
- 5 Lo schema del 10%
- 6 Il sistema è finito male…
- 7 Sospese le licenze a 40 ricevitorie della Lotteria
Padre e figlio hanno elaborato un complesso schema per incassare numerosi biglietti della lotteria. In 10 anni Ali Jaafar (63enne) e il figlio Yousef Jaafar (29enne) sono riusciti ad assicurarsi un business di circa 20 milioni di dollari, ma in maniera poco limpida, almeno a giudicare dalle accuse del Procuratore Federale degli Stati Uniti di Boston.
Come sono stati sorpresi? Secondo l’ IRS (Internal Revenue Service) hanno frodato il Governo per 6 milioni di dollari di mancate tasse pagate e la lotteria del Massachusetts.
I due incassavano per conto dei reali vincitori delle lotterie, i biglietti vincenti, per fare in modo che non pagassero le tasse, con un escamotage (che vi andremo a spiegare).
Lotteria: incassati 14.000 biglietti
Hanno portato all’incasso 14.000 biglietti della Lotteria del Massachusetts per 10 anni, sono riusciti a riciclare oltre 20 milioni di proventi derivanti dalle Lotterie. Ma come rhanno eluso il fisco statunitense?
Con un vecchio metodo antico da quando l’uomo ha messo piede sulla terra: truccando le dichiarazioni dei redditi.
Come si calcolano negli USA le tasse sulle vincite
Negli Stati Uniti, pi prelievi fiscali federali sui proventi dal gambling si calcolano (contrariamente che in Italia) sul netto e non sul lordo. Se, per esempio vinco 20 milioni di dollari alla lotteria, ma dimostro di averne spesi 19 milioni per l’acquisto di biglietti perdenti, le aliquote saranno applicate su un milione netto.
Vi ricordate la storia del pensionato che aveva inventato un sistema che sfruttava un leaks in due lotterie statali? In quel caso il sistema era legale, però in una fattoria aveva conservato bauli e bauli di ricevute di biglietti realmente acquistati delle lotterie proprio per dimostrare all’IRS di aver sostenuto dei costi nell’attività di gambling.
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Come la famiglia Jaafar riusciva a acquistare i biglietti giusti
Padre e figlio acquistavano – in seconda battuta – i biglietti vincenti da persone che non volevano essere identificate dalla commissione statale della lotteria, sia per problemi fiscali che di altro tipo legati alla loro riservatezza.
Nella maggior parte dei casi non erano coinvolti direttamente nell’operazione di acquisto ma si avvalevano delle ricevitorie che vendevano i biglietti stessi e che fungevano da intermediari. I Jaafar si presentavano alla commissione per il ritiro dei premi.
Lo schema del 10%
Come riuscivano però a eludere il fisco? Riportavano in modo regolare le vincite nelle loro dichiarazioni dei redditi ma allegavano perdite di gioco false che compensavano i ricavi, in modo tale da pagare meno tasse possibili sul netto.
Lo schema è noto anche come “dieci percento” in quanto coloro che acquistano i biglietti trattengono un decimo delle vincite. In diverse operazioni, riuscivano a trattenere circa il 10% del valore del premio.
Per esempio compravano un biglietto da 10.000 dollari dando al legittimo vincitore 9.000 dollari.
Guadagnavano quindi 1.000 dollari. Il problema è che al fisco dovevano dichiarare una vincita di 10.000, a quel punto gonfiavano le perdite per compensare. Evidentemente però non sono riusciti a giustificarle nel modo giusto e, dopo una decina d’anni, sono stati colti in fallo. Del resto le autorità non potevano non insospettrsi di tutto quel eccesso di fortuna.
Il sistema è finito male…
Ali Jaafar è stato condannato a cinque anni di carcere mentre Yousef Jaafar ha ricevuto una pena di oltre quattro anni.
Alla coppia è stato anche ordinato di pagare $ 6 milioni (le tasse evase) e di rinunciare ai profitti del loro piano diabolico.
Hanno risposto a accuse molto gravi come frode nei confronti dell’Internal Revenues Service (IRS), cospirazione ai fini del riciclaggio di denaro e presentazioni di dichiarazioni false (fonte ABC News).
L’altro figlio che faceva parte dello schema, Mohamed Jaafar, si è dichiarato colpevole ed è in attesa della sentenza prevista per novembre.
Sospese le licenze a 40 ricevitorie della Lotteria
In questo grosso scandalo esistono anche gravi conseguenze nei confronti della filiera della lotteria. La famiglia Jaafar aveva a libro paga almeno 40 negozi che vendevano biglietti per agevolare le transazioni dei ticket vincenti.
La lotteria statale ha revocato la licenza a oltre 40 punti vendita.
“Frodando la lotteria del Massachusetts e l’Internal Revenue Service, i Jaafar hanno ingannato il sistema e sottratto milioni di dollari ai contribuenti”, ha dichiarato il procuratore degli Stati Uniti Rachael S. Rollins.
“Questo verdetto di colpevolezza dimostra che elaborati schemi di riciclaggio di denaro e frodi fiscali saranno sradicati e perseguiti”.
Purtroppo non è il primo caso che emerge. In Italia la criminalità organizzata spesso è a caccia dei vincitori delle lotterie ed è disposta a comprare i biglietti vincenti (anche pagando di più) per riciclare denaro. Un fenomeno non semplice da controllare.
Nella foto di copertina Yousef Jaafar (Lotteria Massachusetts)