Poker online
Stai cercando un modo per utilizzare al meglio i tuoi Frequent Player Points? Bene, non cercare oltre, perché con il Turbo Takedown di PokerStars è tempo di allacciare le cinture e di premere sull’acceleratore. Con in palio un montepremi totale di 1 milione di dollari e con almeno un giocatore su tre a premi, questo è un torneo che non puoi permetterti di perdere!
Il $1 Million PokerStars Turbo Takedown si svolgerà l’ultima domenica di ogni mese alle 14:30 ET (le 20:30 in Italia). L’evento, di tipo no-limit hold’em, ha un montepremi garantito di 1 milione di dollari a fronte di una quota d’iscrizione di 5.000 FPP, e un primo premio di $100.000. Almeno un giocatore su tre tornerà a casa con il denaro, pertanto hai una grossa opportunità di trasformare i tuoi crediti FPP in moneta sonante. Dai un’occhiata alla tabella dei pagamenti qui sotto per maggiori dettagli.
Se non te la senti di spendere così tanti Frequent Player Points, non ti preoccupare. Puoi già qualificarti per questo torneo unico nel suo genere: vi sono satelliti di qualificazione per il grande evento a tutte le ore. Puoi conquistare l’accesso all’evento principale con soli 10 Frequent Player Points.
Come partecipare al $1 Million PokerStars Turbo Takedown
*Scarica il software gratuito di PokerStars
* Dopodiché puoi:
o Registrarti direttamente per l’evento principale $1 Million PokerStars Turbo Takedown utilizzando 5.000 Frequent Player Points. Basta cliccare su “EVENTI” e su “SPECIALI” nella lobby di PokerStars
Oppure guardare la lista dei tornei satellite per l’evento principale $1 Million PokerStars Turbo Takedown e iscriverti a uno di essi per vincere il tuo buy-in da 5.000 FPP. Vi sono satelliti a partire da soli 10 crediti FPP. Accedi alla lobby di PokerStars e clicca su ‘EVENTI’, quindi su ‘SPECIALI’ e infine su ‘SATELLITI FPP’.
Tabella dei pagamenti
I posti per il $1 Million PokerStars Turbo Takedown finiranno certamente molto presto, pertanto assicurati oggi stesso il tuo posto e concediti l’opportunità di andare via con $100.000.
