La settimana scorsa ammiravamo terminare tra i migliori 20 dell'event 36 WSOP un giocatore che veniva presentato come statunitense, nonostante nome e cognome italianissimi. E infatti Alessio Fratti è "tutto" italiano - per la precisione di Ferrara - e al suo ritorno da Las Vegas ci siamo fatti raccontare l'avventura di quella che si propone - nonostante Hendon Mob & co - come una giovane promessa italiana del poker.
AP: Vediamo un pò di capire...Come è venuto in mente a quelli delle WSOP (e di rimbalzo ad Hendon Mob) che tu fossi di Cleveland, nell'Ohio?
AF: Mah guarda non ne ho idea da dove possano averlo pensato! Le uniche cose che mi sono venute in mente sono che magari parlavo poco, e che dall'abbigliamento potevo sembrare americano. Per il resto è tutta fiction...
AP: E' realtà però questo tuo 18° posto all'evento WSOP da 2.500$, che ti ha fruttato 26.864$. E purtroppo, è realtà quel crudele scoppio degli assi 18 left...
AF: Eh sì, bellissima esperienza che si è conclusa con una grande amarezza, nonostante la soddisfazione di essere arrivati a quel punto, in una selva di oltre 1700 giocatori.
AP: Ripercorriamo un pò quella mano maledetta
AF: C'è poco da dire. Il giocatore su hi-jack pusha per circa 250mila, io mi ritrovo gli assi da bottone e ovviamente snappo. Lui ha K4 off ma il board 5 6 7 8 3 gli fa chiudere scala, lasciandomi con 59mila appena. La mano seguente mando con Q8 ma trovo A8 che ovviamente reggono. Peccato, sarei tornato in average con solo 16 avversari rimasti nella corsa al braccialetto. That's poker...ma la cosa più beffarda in assoluto è che quella era la prima volta in tutto il torneo in cui vedevo gli assi.
AP: Eh, a volte il poker sa essere crudele. Ma al di là di questa mano, che giudizio dai al tuo torneo?
AF: Nel day 1 ho giocato molto aggro per fare stack, e infatti la strategia ha fruttato. In day 2 e day 3 invece ho dovuto giocare molto più solido perchè - a parte rarissimi momenti - non sono mai satato abbastanza deep. Comunque è stato un bellissimo torneo, mentre l'altro evento che ho giocato - un 1.500$ qualche giorno prima - era molto più "bingo".
AP: Torniamo a te, parlaci un pò di chi sei e cosa fai.
AF: Ho 23 anni e vengo da Ferrara. Gioco a poker dal 2008 ma lo faccio di lavoro dal 2010. Ho iniziato su Lottomatica con il nickname starcity, ma le soddisfazioni maggiori (a parte un secondo posto a un recente Eldorado) me le sono tolte su Full Tilt Poker con il mio nickname "PeterPan Fratti": tra le altre, un 4° posto a un Sunday Brawl e una vittoria a un 150+13.
AP: Beh visto il momento, mi auguro che tu non sia tra i tanti che hanno soldi in sospeso sull'account di Full Tilt..
AF: No no, per fortuna ho fatto cashout praticamente di tutto. Comunque è una brutta storia e sono solidale con tutti quelli che hanno ancora i loro soldi bloccati senza sapere che fine faranno.
AP: Dicevamo che giochi professionalmente dallo scorso anno. Ma per Las Vegas ti sei qualificato online?
AF: No, ci sono andato per conto mio. Avevo già programmato il viaggio a gennaio, insieme ad amici e colleghi.
AP: E con chi ci sei andato?
AF: Alessandro Chiarato, Andrea Carini "OMGjoker" e Niccolò Badocchi, un amico di Legnago.
AP: Gli MTT sono il tuo Main Game?
AF: Sì, ho iniziato con quelli su Lottomatica e poi ho proseguito studiando libri, guardando video, forum e poker in tv. In seguito ho iniziato a grindare tornei su Full Tilt da 26 a 256$, oltre a tutti i principali domenicali delle piattaforme italiane.
AP: E live? le WSOP erano la tua prima esperienza?
AF: No, avevo già giocato live, compreso un 220€ vinto al Casinò Ca Noghera nel 2009, che mi fruttò 9.500€. Queste invece era il mio esordio alle WSOP e come prima volta non c'è male, scoppi degli assi 18 left a parte 🙂
AP: E ora i tuoi programmi quali sono?
AF: Tornato domenica scorsa da Vegas, mi sono già rimesso in viaggio e sono a Nova Gorica, dove prendo parte a un torneo in formula cash game. Vediamo come va.
AP: In bocca al lupo ai tavoli allora. Ah, visto che si parlava di Ca Noghera, non vorrai certo mancare all'Assopoker Live...
AF: Uhm sì, si può fare: mi pare proprio un bell'evento e poi quel casinò mi porta bene!