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Antonio Esfandiari e la "no drinking" prop bet

Tre mesi senza bere saranno troppi per Esfandiari?L’ennesima prop bet del mondo del poker è stata annunciata da Antonio “the magician” Esfandiari: lo statunitense ha scommesso 30.000 dollari di riuscire a smettere di bere per i prossimi tre mesi.

Compagno di questo proposito non è certo Scotty Nguyen, ma piuttosto l’amico e giocatore Brian Rast, che dovrà attenersi allo stesso regime di astinenza da alcool, pur con qualche piccola concessione: entrambi potranno infatti bere fino ad un massimo di sei drink per tutta la durata della scommessa. Ma c’è dell’altro.

Infatti, nonostante questo non rientri nella scommessa vera e propria, i due si sono anche decisi a seguire una ferrea dieta - che elimini tutto quel cibo spazzatura di cui fin troppi giocatori di poker sono autentici cultori – e a lavorare costantemente sulla loro forma fisica per cinque giorni a settimana.

Erick LindgrenLa moda delle side bet e prop bet fra players è sempre stata in voga negli anni, ma certamente con la diffusione di internet e dei blog tenuti da giocatori professionisti adesso è molto più semplice venirne a conoscenza. Come dimenticare ad esempio le gesta di Erick Lindgren sul campo da golf o la scarica elettrica da cui ha dovuto farsi investire Brandon Cantu?

Difficile capire esattamente perché siano tanto popolari, anche perché essendo molto diverse fra loro anche le motivazioni che le vedono nascere cambiano radicalmente.

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Infatti, c’è chi si propone di tagliare traguardi relativi al poker giocato – come accaduto a Boku87 – in modo da ottenere in breve tempo notorietà e denaro, chi lo fa per essere maggiormente motivato nel raggiungere determinati obiettivi, e altri che vogliono solo soddisfare la loro voglia di scommettere.

Di certo, in tutti questi casi vi è comunque insita una componente di sfida, volta a dimostrare di essere in grado di arrivare là dove in pochi credono sia possibile.

Nel caso di Antonio Esfandiari, è evidente che si tratti di una prop bet piuttosto goliardica, e che soprattutto si prefigge un risultato tutt’altro che distruttivo, come ad esempio fatto invece da Ziigmund in passato. Anche per questo gli auguriamo di poterci riuscire: in fondo, un poker player astemio non è certo cosa da tutti i giorni…

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