Fantastico amici! Abbiamo intervistato GUS “The Great Dane” HANSEN durante l’EPT di Copenaghen!
Erano già due giorni che mi trovavo a Copenhagen per tenere il Blog dell’Ept su Assopoker. Non appena l’ho visto nei pressi della sala stampa gli sono andato incontro… qualche convenevole e poi subito la propostona: “Gus can I interwiew you? Just a few questions, only 10 minutes… in Italy you are the most famous player! We saw you last week on tv!”
Lui ci pensa un po’ e tenta di farmi capire che è un po’ indaffarato, ma io non ho nessuna intenzione di mollarlo!! Gli mostro il foglio delle domande che mi ero preparato a Roma e gli faccio notare che quella intervista era proprio diretta a lui (“Iniziava e terminava con Hi Gus, Thank you Gus, ecc), allora lui prende il mio foglio, prende una penna e mi fa… “Non è che hai un computer per caso?” e io “Certo Gus, ho il notebook in sala stampa” e lui mi fa “Ok, allora andiamo in sala stampa!” Due minuti dopo….
1. La prima domanda è banale… quando hai iniziato a giocare a poker? Tuo padre era un giocatore?
Ho imparato a giocare a 19 anni. Mi ha insegnato un amico. Nessun componente della mia famiglia aveva mai giocato a poker.
2. Quando ti sei reso conto di essere più forte degli altri, insomma, di essere un giocatore decisamente sopra la media?
Non so se sono migliore di altri giocatori, ma sono sicuro di avere idee differenti dagli altri giocatori, e alcune di queste idee sembra stiano portando frutto:)
3. Quando hai giocato il tuo primo torneo WPT, potevi immaginare che un giorno saresti diventato un campione?
Bè, avendo vinto il primo torneo WPT in cui ho giocato, sono partito decisamente bene. E spero di vincerne ancora un paio nei prossimi tempi.
4. Hai vinto molto denaro… che stile di vita avevi prima e come è cambiato, se è cambiato, dopo quelle vincite?
La mia vita non è cambiata molto, negli ultimi due anni. Sono ormai molti anni che gioco d’azzardo e questa vita mi piace. Il denaro è un solo bonus.
5. Qualcuno ha detto che, nella vita, un giocatore ricorda più le sconfitte delle vittorie. E’ lo stesso per te?
Penso sia più facile ricordare le bad beat subite piuttosto che le vittorie fortunate, questo sì, ma ricordo anche molte belle vittorie. Oppure forse sono solo un tipo fortunato?
6. Che lavoro facevi prima di diventare un professionista di poker? Andavi bene a scuola? Che tipo di istruzione hai avuto?
Dopo aver finito la scuola superiore, ho iniziato a giocare a Backgammon, e solo più tardi a poker, ma non sono più tornato a scuola. Ho fatto un paio di lavoretti mentre ero studente, per il resto nient’altro.
7. Ti piace giocare a poker online?
Molti preferiscono guardare negli occhi l’avversario a un tavolo reale… Non sono un gran giocatore online. La maggior parte del mio tempo la spendo giocando live, cash-games oppure tornei tuttavia, ultimamente, sto iniziando a giocare un pò di più su internet.
8. Pensi di essere un uomo fortunato? Ti capita di vincere a giochi d’azzardo come i dadi o le slot-machine? Sei solito trovare portafogli smarriti per strada ?
Ho giocato per un pò a dadi e altri giochi d’azzardo, ma alla lunga il casinò vince, così ho lasciato perdere.
9. Secondo te quali sono i pregi che non possono mancare a un forte giocatore di poker e quali difetti non può permettersi di avere?
Un forte giocatore, secondo me, dev’essere aggressivo, tenendo sempre sulle spine gli avversari circa che carte possa avere in mano. E’ anche molto importante essere oggettivi e rimanere lucidi. Ho visto molti giocatori di poker perdere tutto il proprio denaro dopo essere finiti in tilt contro giocatori migliori di loro. Siate fiduciosi di voi stessi, ma non lasciatevi dominare dal vostro ego.
10. Sto per iscrivermi al mio primo torneo di Hold’em… per favore, dammi dei buoni consigli su come aver una chance di vittoria…
Per i principianti: oggigiorno esistono dei buoni libri con cui cominciare a imparare il gioco. Il libro di Dan Harrington e quello di Erick Lindgren sono due ottimi libri con cui partire. Se tutto va bene, per la fine dell’anno ci sarà pronto anche il mio libro.
11. Che fare quando ti ritrovi in mano AA preflop? Semplice call per lasciar dentro altri giocatori oppure raise comunque?
Nel poker non c’è mai un modo unico e sicuro di giocare una certa mano. Dipende tutto dalla situazione. E questa è una delle ragioni per cui il poker è così interessante: non ci sono mai risposte definitive.
12. Esiste una “regola” nel poker che usi anche nella vita reale?
Tieni sempre la mente sveglia, non si sa mai cosa potrebbe accadere.
13. Sei mai stato in Italia? Qual è la tua opinione sul fatto che in alcuni stati il poker è considerato un gioco d’azzardo?
Sono stato in Italia un paio di volte. Venezia è la mia città preferita. Il poker è un gioco d’azzardo ma non solo: contiene anche psicologia e matematica. Alla lunga, il giocatore migliore vince. Eppure in una singola giornata chiunque può vincere.
14. Ultima domanda: anche l’uomo più felice della terra ha un sogno nel cassetto… qual è il tuo?
Se voi siete felici io sono felice 🙂
Grazie Gus, Ti augurerei buona fortuna, ma nel tuo gioco la fortuna non conta…