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Aussie Millions, la storia di una leggenda

Manca ancora un mese allo scoccare di questo attesissimo evento, ma dicembre assieme alle sue festività è un periodo che scivola via in fretta, ed allora l'aria è già elettrica in attesa della prossima edizione dell'Aussie Millions, in programma nel prossimo gennaio.

Si tratta di un torneo che tradizionalmente si svolge a Melbourne, al Crown Casino, dove è nato nel 1998.

Inizialmente conosciuto come Australasian Poker Championship e dal buy-in accessibile di 1.000 dollari australiani, ha conosciuto un incremento di popolarità ed importanza imbarazzante, che ben riflette quello che è accaduto al Texas Hold'em nel corso degli ultimi anni.
Nel gennaio del 2001 il buy-in viene infatti portato a 5.000 dollari americani, portando il montepremi a 200.000 dollari e ad attirare sempre più giocatori. Naturalmente come vi accennavamo, col boom che il poker ha conosciuto dopo le WSOP del 2003 l'Aussie Millions non ha fatto altro che seguire la scia.
Il prizepool vola infatti fino ad 1 milione 200.000$, e questo non fa altro che stuzzicare gli appetiti dei pur lontani giocatori statunitensi, che assieme ai migliori del mondo iniziano ad accorrere in massa, creando uno dei field più competitivi che si siano mai visti e capace di rinnovarsi ogni volta.

Una veduta mozzafiato del Crown Casino' di Melbourne

Nel 2005, con un buy-in lievitato a 10.000 dollari e 263 partecipanti, è il neozelandese Jamil Dia a far registrare la prima vincita milionaria, portando a casa 1.000.000 di dollari tondo tondo. Possiamo considerarla proprio per questo la data della vera nascita dell'Aussie Millions così come lo conosciamo ancora oggi. La sua fama è infatti ormai esplosa, e l'Australia ha appena piazzato sul tetto del mondo Joe Hachem: quale migliore pubblicità per l'ulteriore diffusione del Texas Hold'em?

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I partecipanti dell'anno seguente sono infatti ben 418, un record che spazza via i precedenti e porta il montepremi a 4 milioni 180.000 dollari. Essendo ormai anche un evento televisivo, molti giocatori di caratura internazionale sbarcano in quell'edizione sul continente australiano animati dalle intenzioni più bellicose: da Phil Ivey a Daniel Negreanu, fino a Juanda ed Esfandiari l'elite risponde presente. Tuttavia, per ironia della sorte sarà ancora una volta un neo zelandese a trionfare, ovvero il pro Lee Nelson che mette le mani su 1.295.000 dollari.

Gus Hansen al momento del trionfo nel 2007Nel 2007 il numero dei partecipanti lievita nuovamente, toccando 747 presenze, un numero davvero alto se pensiamo sia il costo del buy-in che il viaggio non certo di poco conto che i giocatori di mezzo mondo devono affrontare per giungere a Melbourne. Ma il gioco vale la candela, almeno per Gus Hansen, che in quell'anno mette tutti in riga e vince oltre al titolo 1.500.000 dollari.

Nel 2008 è invece il giovane russo Alexander Kostritsyn ad impugnare lo scettro, dopo aver sconfitto in heads-up un osso duro come Erik Seidel. Ad attenderlo, 1 milione 650.000 dollari.
L'edizione di quest'anno ha invece registrato un calo, coerentemente con quanto avvenuto nel resto del mondo specie nei tornei dal buy-in particolarmente oneroso. Nonostante questo sono accorsi comunque 681 giocatori e la vittoria è andata all'australiano Stewart Scott, per ben 2 milioni.
Nel prossimo gennaio, all'edizione 2010, sono attesi al Main Event oltre 800 giocatori, e circa 2.000 per partecipare agli oltre 20 eventi in programma.
Chi scrive sfortunatamente non ci sarà, ma vi augura che – magari grazie ai numerosi satelliti online – voi non possiate dire lo stesso.

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