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Bluff Poker Challenge report

Si avvicina la scadenza di una delle sfide piu' interessanti lanciate di recente. Il magazine e portale online di informazione pokeristica "Bluff Magazine" aveva lanciato una sfida a tutti i pro che volessero dimostrare ai colleghi di essere il migliore: partendo da un budget uguale per tutti - 200$ - i giocatori dovevano provare a costruire, in appena un mese, il bankroll più grande possibile. L'obiettivo (come ricordavamo qui) può essere raggiunto solo giocando sit&go e tornei multitavolo. Niente cash e niente ricariche di alcun genere. In palio, una copertina di "bluff magazine" e il non trascurabile vanto di potersi definire il migliore.

Ad una settimana esatta dalla fine dei giochi - la sfida è iniziata il 1 marzo e si concluderà il 31 dello stesso mese - si può dire che c'è già un vincitore. A meno di più che clamorosi stravolgimenti, questo Bluff Poker Challenge è attualmente stradominato da Brian Hawkins (foto sopra), giovane online player statunitense già molto conosciuto tra gli addetti ai lavori e presente nelle leaderboards delle poker rooms in cui gioca. Brian, che è SN8WMAN su Full Tilt e SNo0oWMAN su pokerstars, room nella quale si aggiudicò, tra l'altro, una ricca edizione del Sunday Million per 278mila dollari.

Grazie anche al successo in un torneo multitavolo per circa 5mila dollari, Brian ha staccato in maniera imbarazzante gli avversari. Il distacco con il secondo, Garrett Beckman, è di oltre 15mila dollari. Uno score impressionante per l'americano, che in appena 23 giorni è passato da 200 a 18.961 dollari!

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Ecco la classifica completa, che evidenzia come per alcuni grossi nomi (Chris Moorman, Brandon Cantu, Soren Kongsgaard tra gli altri) la strada sia stata irta di ostacoli. Interessante notare anche come, per oltre la metà dei professionisti che si stanno cimentando, il bilancio è in perdita.

1° Brian Hawkins (SNO0OWMAN) + $18,921.72
2° Garrett Beckman (GBECKS) + $3,242.15
3° Brett Jingblut (GANK) + $1,223.11
4° Maria Ho (MARIAHO) + $354.21
5° David Chicotsky (D CHICOTSKY) + $291.76
6° Eric Lynch  (RIZEN) + $221.65
7° Bryan Devonshire (DEVO) + 196.00
8° Adam Junglen (AJUNGLEN7) + $92.70
9° Brent Hanks (YOURCREEPY) + $70.33
10° Tom West (SBROUNDER) + $0.36
11° Jeff  Williams (YELLOWSUB) - $85.85
12° PHILIP COLLINS (USCPHILDO) - $113.90
13° Alan "ARI" Engel (I AM ARI) - $121.17
14° Esther Taylor (E~TAY) - $124.80
15° Tim West (TMAY420) - $150.68
16° Russell Carson (RDCRSN) - $157.77
17° James Worth (KRAZYKANUCK.) - $166.10
18° Chris Moorman (MOORMAN1) - $170.33
19° Jeffrey Romano (DURALAST) - $189.29
20° Brandon Cantu (BRANDONCANTU) - $191.20
21° Kevin Saul (BELOWABOVE) - $192.09
22° SHAUN DEEB (SHAUNDEEB) - $193.25
23° Mark Kroon (P0KER H0) - $193.38
24° Soren Kongsgaard (KONGSGAARD) - $195.11
25° Matthew Vengrin (PLATTSBURGH) - $199.80

Ancora una settimana dunque per questa sfida, lanciata da Bluff Magazine per promuovere la propria partnership con Lockpoker, la room che ospita il challenge. Si possono già considerare virtualmente out i giocatori dal 20° posto in giù, diciamo da Brandon Cantu in poi. Per loro non basterebbero neanche un paio di miracoli in serie per rimettere in sesto la loro situazione. Anche perchè, dall'altro lato, Brian Hawkins e tutti quelli davanti dovrebbero frenare in maniera radicale.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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