Pur essendo certamente giovane, lo statunitense Bryan Devonshire festeggia proprio quest’anno i suoi primi dieci anni di attività nel mondo del Texas Hold’em. Nel frattempo, Bryan ha certamente fatto strada ed ottenuto successi importanti, tanto che fino ad ora può vantare vincite che - nei soli tornei live - sfiorano il milione di dollari.
Quello che tuttavia appare interessante nel caso di un giocatore come lui non è tanto sottolineare i successi ottenuti in carriera, quanto ripercorrere le tappe che lo hanno portato nel tempo a diventare quello che è, ovvero un giocatore professionista affermato.
Dieci anni non sono poi molti in assoluto, ma certo quando si parla di poker rappresentano davvero secoli di storia, come possiamo facilmente dedurre dalle sue stesse parole: “Dieci anni fa giocavo il Limit Hold’em ai limiti $2-$4, raccogliendo i bonus di ogni casinò online che potessi trovare: riuscivo a pagarmici da mangiare e la benzina. Andavo spesso nei casinò di Los Angeles, e nonostante non avessi ancora ventun’ anni non mi hanno mai controllato neanche una volta”.
Tuttavia, è solo a partire dal 2003 che Bryan inizia a fare sul serio, in realtà più per necessità che per scelta: “Mi trovai disoccupato e con un computer scassato, e mi resi conto che giocare quattro tavoli al $2-$4 di Limit Hold’em sarei riuscito a guadagnare 100 $ al giorno con una certa facilità. In effetti, riuscivo a mettermi in tasca 400-500 dollari la settimana, credevo di essere diventato ricco”.
Così, nel giro di un paio d’anni Devonshire riesce a salire di livello, ed a diventare un professionista a tutti gli effetti, pur covando ancora alcune incertezze: “Battevo il livello $15/$30 quotidianamente, e lo adoravo. Ciò nonostante, ancora non pensavo che si sarebbe trattato di qualcosa che avrei fatto a lungo, ma era senz’altro meglio di tanti altri lavori servili che c’erano in giro”.
Il 2006 è l’anno dell’approdo al circuito live, dove Bryan comincia a inanellare le prime vittorie, ma i suoi risultati tra l’online ed il live sono discontinui, fra periodi particolarmente fortunati ed altri decisamente di meno. Tra i suoi risultati più importanti quelli legati al World Poker Tour, dove fra il marzo e l’aprile 2007 ottiene due eccellenti piazzamenti che gli valgono complessivamente 400.000 dollari, per quanto possa vantare anche alcuni piazzamenti WSOP, tra cui due secondi posti.
L’anno appena conclusosi è stato per lui discreto in quanto a risultati, tra cui non possiamo non menzionare la sponsorizzazione ottenuta con UniBet, un traguardo che certamente riuscirà a dare ulteriore slancio alla sua carriera.
Tuttavia, chi crede che per essere professionisti nel poker si debba sacrificare ogni cosa in funzione di questo si sbaglia, o almeno non è quello che è accaduto a Bryan.
Oltre a convivere con la sua compagna infatti, Devonshire ha sempre amato lo sport ed il contatto con la natura, ed è per questo che nell’estate 2009 ha trascorso due mesi in sella ad una moto lungo gli Stati Uniti, facendo un viaggio di oltre 10.000 miglia e di fatto divertendosi come un ragazzino.
Quello stesso ragazzino che soltanto dieci anni fa giocava Limit Hold’em a limiti bassi ed adesso è diventato un professionista ed un uomo: nonostante entrambi rispondano al nome di Bryan Devonshire, davvero non sono più la stessa persona.
Bryan Devonshire fa parte del team di pokerroad.com, sito amico di Assopoker e su cui tiene anche un blog da cui è tratto questo articolo