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New York: scoperto il movente della sparatoria nel circolo di New York durante una partita di cash

Un mese fa, la sparatoria nel circolo “Triple A Aces” di New York, è costata la vita a quattro persone.

In queste settimane gli inquirenti hanno provato a ricostruire la dinamica dell'evento e soprattutto il movente che ha scosso il quartiere di Brooklyn all'alba di un sabato di sangue.

Dalle prime indagini ed informazioni, secondo un parente delle vittime, ad aprire il fuoco è stato il pregiudicato Chester Goode che sospettava di aver perso ad un tavolo da poker perché vittima di una truffa ai suoi danni.

Ha sparato a 3 persone, ferendole mortalmente prima di essere raggiunto da un proiettile, molto probabilmente proveniente dalla pistola della guardia privata del club (altra vittima di Goode). Una vera mattanza che a New York ricorderanno per molto tempo.

Per la polizia Goode ha sparato ben 15 colpi con una pistola da 9 millimetri. Purtroppo in quel momento erano presenti ben 20 persone all'interno della bisca (si giocava anche a dadi).

Ci sono poi altri tre feriti che sono stati colpiti dai proiettili vaganti nel club ed un quarto che si è spaccato la gamba nel tentativo di fuggire da questa furia omicida.

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Il principale sospettato quindi era convinto che lo stessero truffando durante la partita e non ha esitato a sparare a bruciapelo. Purtroppo, è uno dei gravi rischi che corrono i giocatori in questi club clandestini di New York, dove gli episodi di violenza sono all'ordine del giorno.

Per la polizia di New York, Chester Goode è il primo sospettato per il triplice omicidio. Al New York Times, il fratello di Bishop (una delle vittime) ha rivelato: "i detective ci hanno assicurato che un tizio era stato truffato durante la partita e voleva che i suoi soldi gli venissero restituiti". Quella è stata la scintilla che ha fatto scattare la sparatoria.

Puoi leggere qui la prima ricostruzione della sparatoria - cronaca

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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