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Il coronavirus non risparmia i pokeristi: David 'Doc' Sands trovato positivo

Arriva dagli Stati Uniti d’America la notizia della prima positività al coronavirus tra i professional poker player di livello. Si tratta di David ‘Doc’ Sands, professionista degli high stakes che ha usato Twitter per raccontare quel che gli è successo.

Prima di entrare nel dettaglio, vogliamo subito mettere le cose in chiaro: Sands sta bene ed è già sulla via del recupero. Il suo è un caso però da analizzare con molta attenzione, perché di certo non stiamo parlando del tipico paziente da coronavirus.

 

 

35 anni e in buona salute

‘Doc’, infatti, ha solo 35 anni e prima di contrarre il COVID-19 godeva di un ottimo stato di salute, non compromesso da alcuna patologia pregressa: “Non fumo, bevo raramente e in condizioni normali mi alleno quattro volte a settimana”, ha scritto nel primo di una serie di tweet in cui ha raccontato la sua esperienza.

Qui potete trovare l’inizio della sua storia:

L’esperienza coronavirus di Sands

“Lunedì sera ho cominciato a sentirmi stanco e ad avere un po’ di sinusite, tramutatasi in forti mal di testa. Martedì mi sono svegliato con uno dei mal di testa più brutti della mia vita”, ha spiegato David Sands nei suoi vari tweet.

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Poi i soliti sintomi tipici del coronavirus, come naso che cola e un po’ di tosse: “Ma niente febbre o respiro corto, per quello non pensavo al COVID-19”, specifica il poker pro americano, che dopo un giorno ha deciso di chiamare comunque il suo medico di base.

Il mercoledì i sintomi si sono sviluppati: dolori generalizzati, un po’ di catarro, un attacco di diarrea e la nuova chiamata al dottore, che stavolta propone il test per il coronavirus, al quale Sands risulta positivo.

Gli auguri dei colleghi

Ancora oggi, ‘Doc’ non sa come abbia potuto contrarre il coronavirus, dato che nei giorni precedenti ai primi sintomi non aveva avuto contatti con nessuno, se non con la propria famiglia (moglie e due figlie), e aveva sempre preso tutte le precauzioni del caso (lavarsi spesso le mani, non toccarsi la faccia e via dicendo).

Il pokerista americano ha specificato che rimarrà in quarantena “fino a quando non riceverà un risultato negativo al tampone” dal suo dottore.

In molti, tra i suoi colleghi, gli hanno fatto gli auguri di pronta guarigione: tra questi anche Phil Hellmuth, Erik Seidel e Phil Galfond.

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