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Il coronavirus “distrugge” il pokerino tra vecchi amici: 3 sono morti, gli altri 5 contagiati

Una decina d’anni fa, otto persone sono diventate amiche grazie ad una passione in comune, il poker: tutto è cambiato da quel maledetto 12 marzo, quando il coronavirus si è abbattuto sulle loro vite. Cambiandole per sempre.

La storia è stata raccontata dal Sun Sentinel, un giornale del sud della Florida, dove questi otto amici – uomini e donne – vivevano le loro vite tranquille, prima di fare la loro triste conoscenza con la pandemia da Covid-19.

 

 

8 amici e una passione

Avevano fatto gruppo frequentando gli stessi casinò del sud della Florida, decidendo in breve di cominciare a ritrovarsi per il classico pokerino tra amici, in un condominio di Aventura. Un appuntamento che era diventato un rituale.

Giocavano spesso, dalla domenica al giovedì. Un pretesto per stare insieme, condividere gioie e ricordi, ma anche gli inevitabili acciacchi dell’età, visto che parliamo di otto pensionati di lungo corso.

Harriet e Ronald Molko, due coniugi che non si perdevano una partita, hanno usato una parola per descrivere il loro gruppo: famiglia. Una famiglia che si è riunita per l’ultima volta lo scorso 12 marzo: nel giro di poche settimane, il coronavirus ha preso le vite di tre di loro, contagiando e debilitando gli altri cinque.

Il coronavirus in Florida

Secondo i Molko, e i parenti delle tre persone decedute, con ogni probabilità il coronavirus si è diffuso proprio durante le loro amate partite di poker, che per tanti anni li avevano accompagnati. L’ambiente ideale (tra abbracci, risate e scambi di carte e chip), affinché un virus passi da una persona all’altra.

L’ondata di coronavirus in Florida è cominciata a inizio marzo, quando le autorità contavano circa 200 casi e non avevano intrapreso alcuna misura di contenimento sociale. Tre giorni dopo l’ultima partita di quel 12 marzo, il Centers for Disease Control and Prevention avrebbe consigliato caldamente la cancellazione di tutti gli assembramenti oltre le 50 persone.

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Ma quel gruppo di pensionati, soltanto otto, che cosa poteva avere da temere?

Un virus letale

Purtroppo, come ben sappiamo il coronavirus non si diffonde soltanto negli assembramenti di molte persone, ma anche nei piccoli gruppi. I coniugi Molko hanno raccontato al Sun Sentinel che almeno uno degli otto partecipanti al pokerino tra amici quell’ultima sera aveva la tosse e starnutiva, ma nessuno ci fece particolarmente caso.

Quando questa pandemia da coronavirus sarà finalmente sconfitta, e tutto tornerà alla normalità, Beverly Glass (84 anni)¸ Frederick Sands (86) e Marcy Friedman (94), non potranno più ritrovarsi a giocare a poker con gli amici.

La conclusione, dura e cruda, la lasciamo alle parole di Harriet Molko: È una tragedia.

Punto.

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