Dal Cile a Treviso, dall'uscita in bolla di un freeroll all'ingresso a premio all'IPT di Campione. E' una strana storia, quella di Juan Rodrigo Ancares Droguett, 37enne di Santiago del Cile che si è reso protagonista di un'avventura esaltante quanto fantastica da raccontare.
Iscritto come altri 50mila giocatori al nostro Freeroll "Torneo Chivas" suPokerStars.it, che metteva in palio 5 ingressi all'IPT di Campione d'Italia, Rodrigo era uscito in bolla piena - sesto - ed aveva riposto nel cassetto i sogni di gloria. Poi...beh, ce lo lasciamo raccontare da lui!
Assopoker: Allora Rodrigo, dicci un pò com'è andata.
Rodrigo: Avevo già metabolizzato da tempo la delusione, che era stata enorme: arrivare ad un passo dalla qualificazione al mio primo grande torneo live, e vedersela sfuggire così, non è stato facile da digerire. Ma a poco più di una settimana dall'evento, mi arriva una telefonata di PokerStars: "Signor Ancares, c'è stata una rinuncia da parte di uno dei vincitori. Sarebbe disponibile a partire per venire a giocare l'IPT?". All'inizio ho pensato ad uno scherzo, ma poi...ed eccomi qui.
AP: Cosa ha portato un cileno di Santiago proprio a Treviso?
R: L'amore, innanzitutto. Mia moglie è veneziana e l'ho conosciuta nel villaggio turistico dove ho lavorato per 8 anni, a Playa del Carmen in Messico, facendo il capoanimatore (sono laureato in Turismo). Poi da 4 mesi ci siamo trasferiti in Italia, a Treviso dove lei lavora. Io in realtà avevo avuto una promessa - da parte di un italiano - che mi aveva garantito che avrei avuto un lavoro pronto appena giunto qui da voi. Invece poi si è tirato indietro...
AP: Quindi sei disoccupato al momento, cavolo. Ma scusa, come entra il poker in tutto questo?
R: Eh eh. Il poker entrò nella mia vita 3 anni fa. Il mio villaggio rimase chiuso per tre mesi a causa dell'H1N1 (che comparì per la prima volta proprio in Messico, ndr), così insieme ad alcuni colleghi - specialmente italiani - iniziammo a giocare su Full Tilt e PokerStars. Inizialmente playmoney, poi a soldi veri anche se sempre e solo for fun.
AP: Quindi adesso il poker è una sorta di hobby in attesa di trovare lavoro, per te. E quello di Campione è stato il tuo primo torneo live: come lo hai vissuto?
R: E' stato stancante, ma molto divertente. E poi aver chiuso con un profitto (circa 3.300€ di premio, ndr) mi dà fiducia per il futuro e rende tutto questo ancora più una favola.
AP: Certo, l'uscita non è stata delle più digeribili: QQ vs A7 e A al river da un pari stack...
R: Sì ma eravamo corti entrambi, e il colpo sarebbe andato ugualmente così. Ma posso dire di non avere rimpianti!
AP: Cosa giochi in genere online?
R: Da quando sono in Italia gioco tornei da max 20€ e molti satelliti per i tornei live, che rimangono i miei obiettivi principali.
AP: Forse anche perchè con la tua formazione e la tua esperienza lavorativa riesci - dal vivo - a leggere meglio nei comportamenti e negli sguardi delle persone?
R: Non so, probabilmente è anche quello. Ma il poker live è un qualcosa che coltiverei spesso e con piacere, se riuscissi a qualificarmi naturalmente.
AP: E a parte quello ovvio di trovare un lavoro, quali sono i tuoi obiettivi adesso - pokeristicamente parlando?
R: Il mio sogno sarebbe giocare un evento del LAPT (Latin American Poker Tour by PokerStars, ndr), ma sul .it non esistono qualificazioni per quel circuito. Ora sto concentrandomi sui satelliti per il WPT Venezia suPartyPoker.
AP: Bene Rodrigo, allora ti auguriamo di cuore di raggiungere tutti i tuoi obiettivi. ¡Buena suerte!
R: Muchas gracias amigo. Volevo approfittare per ringraziare Assopoker, PokerStars e Chivas che mi hanno regalato questa meravigliosa esperienza che non dimenticherò mai. ¡Hasta luego!