Daniel Negreanu ha recentemente attaccato dalle pagine del suo blog il servizio di “live report” offerto da PokerNews per queste WSOP 2010, a suo dire peggiorato rispetto al passato.
Il campione di PokerStars non ha mandato giù il fatto che nel Seven Card Stud Championship il suo chipcount sia stato sbagliato per l’intera giornata, e secondo Daniel sono in molti i giocatori ad essersi lamentati di aggiornamenti sporadici ed imprecisi.
“Ad ogni pausa posto su Twitter il mio stack, e come me fanno molti altri professionisti. Come mai non hanno nessuno incaricato di seguire questi updates che arrivano direttamente dai giocatori?". E ancora: "Quest’anno PokerNews ha l’esclusiva sulla copertura del chipcount alle WSOP, ma se non riescono ad assicurare una copertura adeguata agli eventi non vedo come possano pensare di venire riconfermati per il prossimo anno”.
In particolare, Negreanu sostiene come sia molto più importante un chipcount aggiornato dei volti più noti che non il racconto di singole mani, incapace di dare a chi è a casa un quadro generale della situazione: “Gli aggiornamenti al WPT sono molto migliori, non c’è paragone. Raccontano anche singole mani, ma si preoccupano di tenere costantemente aggiornati i chipcount dei 30 o 40 giocatori più seguiti dal grande pubblico. Se paradossalmente si limitassero a coprire esclusivamente il chipcount aggiornato senza raccontare neanche una mano, sarebbe di gran lunga migliore del servizio che stanno offrendo adesso”.
Un vero e proprio attacco senza molti giri di parole, quello di Daniel Negreanu, che d’altra parte così come molti giocatori noti ha interesse non solo ad avere costante visibilità ma anche ad esempio che tutte le persone che possano avere quote su di lui conoscano il suo andamento.
Daniel è tornato sulla questione, dicendo di non voler accusare direttamente i bloggers ma piuttosto i loro responsabili, del fatto che gli sia stato spiegato ci siano stati una serie di problemi tecnici che non abbiano permesso un servizio ottimale, e infine di come adesso le cose siano migliorate: “Nell’evento di Seven Card Stud hi/low stavo seguendo John Juanda e Jennifer Harman – ammette Daniel - e non solo le mani raccontate erano buone, ma anche i chipcount erano costantemente aggiornati”.
Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, o almeno così sembra: d’altra parte, la voce di Daniel Negreanu nel bel mezzo delle WSOP è una di quelle di cui tener conto…