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Dealer a casa: una sottoscrizione per venire incontro a chi è rimasto senza lavoro

Una categoria importante 

Sono tantissimi i ragazzi e le ragazze che hanno scelto una professione come quella del dealer da molti anni a questa parte, fin da quando il boom del poker moderno si fece sentire poco dopo i primi anni del nuovo millennio. 

In Italia i primissimi tornei nei Casinò cominciarono a giocarsi intorno al 2003, anche se nelle Case da Gioco delle nazioni limitrofe, l’attività pokeristica, cominciata con il cash game di Limit Hold’Em, proliferava già dalla fine degli anni ’90. 

Quando il poker cominciò a prendere piede in tutto il mondo e soprattutto nel Vecchio Continente, la richiesta di moanodopera professionale ebbe un picco clamoroso, tanto che centinaia di ragazzi cominciarono a dare carteanche nel nostro Paese, chi per gioco, chi per passione, chi per vera e propria professione. 

Difficile per tutti

Il momento non è certo il più propizio e alcune delle filiere più importanti del settore hanno cominciato a sentire gli effetti negativi che l’annullamento e/o il rinvio dei più importanti eventi del circuito italiano, europeo e mondiale hanno dovuto subire. 

Uno di questi comparti è proprio quello formato dai dealer che soffrono e soffriranno più di altri la mancanza di lavoro. 

Uno dei circuiti che aveva in cantiere un numero piuttosto elevato di eventi da disputare nelle prossime settimane, è quello che fa capo al “partypokerLIVE”, segnatamente, WPT, WSOP Circuit e Triton. 

Una luce in fondo al tunnel

La stessa programmazione dei tornei a breve termine, origina tutta una serie di spese che dealer, floorman e staff in generale devono affrontare appena arriva via email la tanto agognata convocazione da parte dei capi area.

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Pensate a quelle di spostamento e di alloggio, spese che solitamente risultano più gravose nel caso non vengano rimborsate dall’organizzazione. 

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A tutto questo va ovviamente aggiunta la vera e propria assenza di spettanze che deriva dall’annullamento dei tornei. 

L’organizzazione degli eventi citati in precedenza ha deciso così di lanciare una raccolta fondi a favore dei ragazzi maggiormente colpiti da tale problematica.

L’iniziativa di partypoker a favore dei dealer

La campagna, lanciata sulla piattaforma justgiving.com, si propone, tramite il suo responsabile Rob Young, di raccogliere un totale di almeno £100.000 per fare fronte alle esigenze dei vari staff che staranno forzatamente a casa nei prossimi mesi. 

Un’iniziativa lodevole, se si pensa che saranno in tanti ad essere investiti da questo piccolo grande tsunami sociale che a breve si farà sentire anche e soprattutto economicamente.

Tra gli altri hanno già aderito con robuste donazioni Roberto Romanello e John Duthie e, quando la sottoscrizione è aperta da sole 24 ore, nel momento in cui usciamo con il pezzo, la cifra è arrivata a £5.280, più del 5% dell’ammontare richiesto. 

Per chi volesse saperne di più, questo è il link per partecipare alla raccolta. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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