Vai al contenuto

Doyle Brunson fa dietro front e gioca il WSOP Main Event

Doyle BrunsonSe era un bluff, non è annoverabile tra i più riusciti in carriera per Doyle Brunson. Di certo c'è che Texas Dolly è presente al day 1A del WSOP Main Event 2011, nonostante i proclami di segno opposto apparsi sul suo Twitter qualche giorno fa.

Il vecchio campione mostrava da tempo segni di insofferenza per l'attuale mondo del poker con tutti i suoi guai, dal black friday in giù; così, con un laconico "No main event for me. Maybe DOJ will stake me" Doyle aveva chiuso la porta alle WSOP, dichiarando con sarcasmo la speranza di venire finanziato dal Dipartimento di Giustizia USA. Texas Dolly ha poi addotto anche altre motivazioni relative a guai personali vissuti negli ultimi 8 mesi, che sono stati per lui all'insegna della celeberrima "Legge di Murphy" ("se qualcosa può andar male, lo farà", ndr).

La salute, il distacco da DoylesRoom ed altri elementi avevano quindi scoraggiato l'anziano campione al punto da fargli dichiarare la rinuncia al Main Event. Sarebbe stata la prima assenza dopo 41 anni filati, per il 10 volte campione WSOP, dal Main Event. Ma all'orizzonte doveva ancora presentarsi Dewey Tomko...

Dewey TomkoIl 65enne pro statunitense, collega ed amico di vecchia data di Doyle Brunson, lo ha iscritto al torneo. Così Doyle ha tweetato "Il mio amico Dewey Tomko ha detto che mi ha iscritto al ME. Se non gioco, il mio stack verrà eroso dai bui. Io non voglio giocare! Sono così confuso..."

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Ma la confusione deve essere passata presto al 77enne pluricampione, visto che poche ore fa scriveva dai tavoli del day 1A: "Ok, sto ufficialmente giocando il Main Event. Mi sento bene a farlo? No. Ho voglia di giocare? No. Sto giocando al meglio? No. Cercherò di dare il massimo? Potete giurarci!"

Il richiamo del Main Event si è rivelato dunque troppo forte per un "animale da poker" come Doyle Brunson, seppure anziano e pieno di acciacchi e con l'umore un pò ballerino. La domanda è...ci avrebbe mai rinunciato davvero?

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI