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EPT Budapest: vince Will Fry!

Dopo il finale amaro per noi, il tavolo finale è ieri proseguito fino a laureare vincitore un outsider completo: William Fry. Il ragazzo inglese, curiosamente, viene da Notthingham come Julian Thew, l’unico altro esponente del Regno Unito a centrare una vittoria EPT. E’ stato un tavolo finale strano, estremamente contraddittorio. Ci sono state giocate che hanno evidenziato l’inesperienza di alcuni giocatori a questi livelli, anche se si sono viste anche mani molto interessanti.

Ma andiamo a vedere cosa è successo prima e dopo l’eliminazione dei nostri due azzurri, che abbiamo raccontato separatamente qui. Il final table (nella foto di gruppo qui sotto) perdeva subito quello che poteva essere considerato il favorito “tecnico”, Johnny Lodden. Il norvegese – neosponsorizzato da Pokerstars – veniva fatto fuori in maniera brutale in una mano incredibile, in cui, su flop j 8 2 raisato e visto da tre giocatori, Johnny punta 125k, Jacobson va allin, Toth chiama, e così fa Lodden:
Lodden k k
Jacobson 10 7
Toth a k
Al turn 7 il vantaggio di Johnny rimane quasi intonso, ma il river 9 consegna il piatto alla mano peggiore delle tre, quella di Jacobson, che di conseguenza fa quasi triple up, elimina Lodden in 8° posizione e – virtualmente – sancisce il 7° posto di Toth, che rimane con appena 40k ed uscirà subito dopo.


(Ecco il tavolo finale al completo, che curiosamente segue quasi l'ordine d'arrivo finale: da sinistra Fry, Hrisca, Alacqua, Serenelli, Jacobson, Iversen, Toth e Lodden)

Quindi, dopo la tristemente famosa uscita dei nostri, è il turno di Iversen, che esce in 4° posizione contro il futuro vincitore Fry. Quest'ultimo chiama il suo allin preflop con 88, che tengono contro i 9 7 del danese. Iversen saluta…

Sul virtuale gradino più basso del podio siede il temerario Jacobson, per cui evidentemente non è sempre domenica…
La mano arriva al river 6 k 3 8 k con appena 250k chips nel piatto, che era stato limpato preflop e checkato al flop, con un bet da 100k solo sul turn, chiamato da Jacobson. Qui il romeno Hrisca pensa bene di mandare tutto per oltre 2.5 milioni, ottenendo l’incredibile call di Jacobson per i suoi residui 600k, che gira 10 8 . Un call a dir poco opinabile, visto che sarebbe stato davanti solo ad un bluff totale del romeno, che invece gira 10 2 per un colore centrato al turn…

Si arriva all’heads up finale tra due outsider totali: anche Ciprian Hrisca (foto a sinistra) infatti non ha mani giocato a questi livelli, ha 35 anni e fa l’agente immobiliare. Era venuto qui a Budapest perché abbastanza vicino a casa, e fondamentalmente per fare una vacanza…
I due la prendono “allegra”, e prima della mano finale si arriva diverse volte allo showdown, con relativi cambi di chiplead. Poi si giunge all’epilogo:
Hrisca raisa a 150k, Fry ripusha a 600k, il romeno va allin e l’inglese fa call.

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Showdown:
Hrisca a 6
Fry j j
Il board q 6 10 k q stabilisce il secondo posto di Ciprian Hrisca, che si regala così una “vacanza” da 342.608€. Will Fry è invece il vincitore di questo primo EPT ungherese, e torna a Notthingham con 595.839€ in più…

Ecco il payout completo del final table del Pokerstars EPT Budapest:
1. Will Fry (UK) - €595.839
2. Ciprian Hrisca (Rom) - €342.608
3. Martin Jacobson (Sve) - €197.904
4. Albert Iversen (Dan) - €153.216
5. Marino Serenelli (Ita) - €127.680
6. Gino Alacqua (Ita) - €100.016

7. Zoltan Toth (Ung) - €78.736
8. Johnny Lodden (Nor) - €53.200

In conclusione, smaltita la piccola delusione per i nostri azzurri – che in fondo non è affatto tale, ma un ennesimo grande risultato - dobbiamo fare doppie congratulazioni a Will Fry: il vincitore ha dichiarato infatti che devolverà buona parte dei suoi guadagni alle popolazioni del terzo mondo. Questa è forse la seconda miglior notizia che avremmo voluto sentire in questi giorni. La prima ovviamente era che a dirlo fosse stato un italiano…
 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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