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Full Tilt Poker tratta con Bwin-Party ed è online in Francia

raymond-bitarFull Tilt Poker ritorna attiva in Francia ma l’attenzione è tutta per la vendita di Pocket Kings, una delle società controllate (strategiche) che gestisce le operazioni  marketing (e non solo) della red room. Secondo recenti indiscrezioni, tra i possibili candidati all'acquisto c’è anche il colosso europeo Bwin-Party.

Francia
Mercoledì 29 giugno, oltre al blocco totale imposto dall’Alderney Gambling Control Commission sulla rete internazionale, non era più raggiungibile per un problema tecnico anche il sito fulltiltpoker.fr.

Nella giornata di giovedì, l’ARJEL, l’ente regolatore transalpino, ha sollecitato la red room a ripristinare in breve tempo la piattaforma, con una dura dichiarazione del presidente Jean-Francois Vilotte: “Abbiamo sollecitato Full Tilt Poker a trovare soluzioni tecniche adatte, al fine di continuare a servire i giocatori francesi che hanno bisogno di accedere al sito. Se non lo faranno in modo tempestivo, vi saranno delle conseguenze…”.

L’ARJEL è intervenuto per agevolare le eventuali operazioni di cash out da parte dei giocatori francesi. A Parigi hanno fatto sapere che al momento non sono ancora pronti “a revocare la concessione”. La posizione sarà valutata nei prossimi giorni. Il sito è stato prontamente ripristinato ed ora è online in modo regolare.

bwin-partyBwin-Party
Il portale Calvinayre.com ha svelato che, con ogni probabilità, dietro all’accordo di acquisto della società irlandese di marketing Pocket Kings, c’è Bwin-Party. Secondo altre fonti autorevoli non sarebbe ancora fuori dai giochi neanche Jack Binion ma gli avvocati della room parlavano di accordi conclusi nella giornata di giovedì con misteriosi  'investitori europei' che volevano mantenere l'anonimato fino al processo di New York.

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Un modo d’agire impensabile per la multinazionale quotata in Borsa a Londra. Eppure qualcosa bolle in pentola perché i due amministratori Norbert Teufelberger e Jim Ryan sono stati riconosciuti a Dublino proprio nella sede di Pocket Kings, società strategica (per un complesso sistema di ramificazione aziendale) per il controllo dell’operatività di Full Tilt Poker. Bwin-Party ha messo sul tavolo 185 milioni di dollari.

I sospetti aumentano però se si pensa che proprio in queste ore Bwin-Party ha confermato di voler cedere entro la fine del 2011, il network di poker Ongame e di trasferire tutti i clienti sulla piattaforma di PartyPoker. Inoltre, oggetto della trattativa con Full Tilt Poker vi sarebbero importanti asset (marketing, brand, database) ma non il software, almeno per il momento.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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